Tracklist:
1. Dagen Kommer
2. Sjelens Nomader
3. Formørkelsen
4. Framsynt
5. Ekko
6. Stillhetens Ekko
7. Urfolk
Line-up:
Thomas Green - vocal, guitar
Vebjørn Johannessen - bass, lead guitar
Christian Skaug - drums
Tracklist:
1. Dagen Kommer
2. Sjelens Nomader
3. Formørkelsen
4. Framsynt
5. Ekko
6. Stillhetens Ekko
7. Urfolk
Line-up:
Thomas Green - vocal, guitar
Vebjørn Johannessen - bass, lead guitar
Christian Skaug - drums
I Loxodrom sono un trio norvegese, che giunge a pubblicare il suo secondo album, intitolato "Sol Uten Varme". L'intento della band è quello di sperimentare un sound nuovo e particolare e, per fare questo, organizza un piccolo home studio, appositamente allestito per realizzare il disco con la dovuta calma. Il loro stile è una sorta di sludge metal, con influenze post metal e un approccio particolare della voce, quasi più vicina a certe proposte pagan/viking, nello specifico tuttavia molto evocativa e di solito focalizzata su poche note, al punto da risultare anche alquanto monotona. Diciamo che, se le intenzioni della band erano molto buone, non siamo del tutto convinti del risultato: in realtà, il gruppo scandinavo parte abbastanza bene con dei brani che riescono a colpire per il proprio sound, molto avvolgente e atmosferico. Nelle tracce iniziali la band si sforza anche di prevedere qualche cambio tematico, senz'altro efficace, specialmente se si considera che i brani sono mediamente piuttosto lunghi. Tuttavia, andando avanti con l'ascolto, va detto che le canzoni tendono ad assomigliarsi parecchio: se lo stile colpisce inizialmente, a lungo andare diventa alquanto prevedibile, peraltro con la voce che appare sempre più terribilmente monotona. Insomma, la lunga durata delle canzoni finisce per diventare una sorta di arma a doppio taglio, perchè appesantisce parecchio l'ascolto, per cui se l'album risulta piacevole nella parte iniziale, ad un certo punto comincia seriamente ad annoiare: peraltro, nella tracklist si ritrova persino una strumentale basata interamente su effetti sonori, "Ekko", dando l'impressione di essere piuttosto inutile nei suoi 2:20 di durata. Sicuramente apprezziamo tracce come "Dagen Kommer", "Sjelens Nomader" e "Framsynt" ma, per il resto, il disco risulta davvero altalenante, con più bassi che alti. Peccato, perchè ci sono sicuramente buone idee, ma la nostra sensazione è che la band in questo lavoro non abbia saputo mettere a frutto e dimostrare tutte le proprie potenzialità.