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Thrash con sfumature prog in questo primo full-length dei tedeschi Sweeping Death Thrash con sfumature prog in questo primo full-length dei tedeschi Sweeping Death Hot

Thrash con sfumature prog in questo primo full-length dei tedeschi Sweeping Death

recensioni

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In Lucid
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Tracklist:

1. Eulogue

2. Blues Funeral

3. Horror Infernal

4. Suicide of a Chiromantist

5. Purpose (instrumental)

6. Resonanz

7. Antitecture

8. Lucid Sin

9. Stratus

 

Line-up:

Elias Witzigmann - lead vocals

Simon Bertl - guitar, backing vocals

Markus Heilmeier - guitar

Tobias Kasper - drums, piano

Andreas Bertl - bass

opinioni autore

 
Thrash con sfumature prog in questo primo full-length dei tedeschi Sweeping Death 2019-06-14 18:54:27 Virgilio
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Virgilio    14 Giugno, 2019
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 2019
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Gli Sweeping Death nascono nel 2012 come Order of Priority, cambiando nome e stabilizzando la line-up nel 2016. Dopo un ep pubblicato nel 2017, intitolato "Astoria", orientato verso un tipico tecno-thrash, arriva l'anno successivo il loro primo album vero e proprio, "In Lucid". Pur mantenendo una matrice fondamentalmente thrash, la band si sforza di suonare in maniera un po' più articolata, ma anche più raffinata. Al di là dei fantasiosi accostamenti a Fates Warning, Psychotic Waltz o Opeth, che abbiamo avuto modo di leggere nelle note di presentazione al promo, in effetti si possono ravvisare in alcune tracce venature prog, quali ad esempio "Antitecture" o la title-track. In linea di massima, i brani sono caratterizzati comunque da riff duri e suoni molto secchi, che lasciano spazio ogni tanto a qualche intermezzo più atmosferico o arpeggiato. La voce, di solito roca e dura, dà la sensazione di essere molto "teutonica", seguendo un approccio che potrebbe far pensare a Chris Boltendahl o ad Hansi Kursch, benchè il cantante Elias Witzigmann poi sappia pure cantare su tonalità più alte, come dimostra sporadicamente in qualche traccia (ad esempio in "Resonanz"). Ci sono pure inserti pianistici (a cura del batterista Tobias Kasper), anzi, l'intro "Eulogue" e la strumentale "Purpose" sono interamente pianistiche, ma a questo punto sarebbero stati a nostro avviso apprezzabili ulteriori inserti anche in altri brani (o magari con le tastiere), dato che anzi avrebbero meglio riempito questi suoni asciutti e taglienti proposti dalle chitarre. Scorrendo la tracklist, dopo l'opener "Eulogue", ritroviamo "Blues Funeral", caratterizzata da un buon refrain, alla quale segue "Horror Infernal, fondamentalmente un pezzo thrash. Ci ha convinti poco "Suicide of a Chiromantist, dove la band sembra intenzionata a suonare prog in un pezzo di quasi dieci minuti ma fallisce miseramente, peraltro insistendo su un ritornello piuttosto debole. Dopo la già citata "Purpose", "Resonanz" è una mezza delusione, perchè parte molto bene, ma poi ci è sembrata inadeguata tutta la parte strumentale. Decisamente meglio le sopra menzionate "Antitecture" e la title-track, mentre la conclusiva "Stratus" è un pezzo alquanto anonimo. Insomma, rispetto agli esordi si ravvisa una certa evoluzione nel sound dei Sweeping Death, che tuttavia al momento non si è compiuta in maniera definitiva. I pezzi non sono poi particolarmente tecnici, non sono prog nel senso stretto del termine e denotano un'aggressività che li fa accostare più facilmente al thrash, per quanto la band si stia evidentemente lentamente allontanando dagli stilemi propri del genere. Vediamo come i Sweeping Death si orienteranno in futuro: al momento, possiamo dire che "In Lucid" è un disco un po' altalenante che, come si suol dire, non pare nè carne nè pesce, nel senso che probabilmente farà storcere il muso ai progsters, ma che probabilmente non lascerà pienamente soddisfatti neppure gli amanti del thrash.

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