01) The Ascention
02) Queen Of The Sea
03) Doge
04) The Merchant
05) Golden Cross
06) Marco Polo
07) Across The Sea
08) Black Death
09) Enenies At The Gates
10) Marching At The Northern Land
11) Lepanto's Call
12) The Fall
13) Medieval Steel (bonus track)
prendete anche voi parte a questo viaggio nell'antica Repubblica di Venezia
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Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 2013
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Dopo il bel debutto "Underworld" uscito 3 anni fa, i Veneti Great Master tornano con un disco ambizioso che ha il compito di portare la band ad un livello successivo e superiore. "Serenissima" è un concept album che ci accompagna nel capoluogo Veneto, ai tempi della Repubblica di Venezia, la città più unica del mondo, nel cuore di un impero che durò più di quello Romano. I 13 brani che compongono il disco rendono quindi tributo alla Regina del mare, Venezia, con la sua gloria, la sua bellezza, la sua magia, il suo prestigio, le sue emozioni.
Come già nel disco d'esordio, ma qui con maggiore maestria, la band unisce il metal classico degli Iron Maiden e della scena NWOBHM, al power metal di stampo Europeo, ottenendo 13 brani potenti e melodici che conquisteranno ogni metal heart che si rispetti. Difficile stilare una classifica dei pezzi migliori o addirittura fare un track by track; "Serenissima" è un disco che va gustato nella sua interezza perchè, anche se i brani non sono necessariamente collegati l'uno all'altro, ogni song ha molto da trasmettere e se pensate di trovare dei riempitivi in questo disco, siete sulla cattiva strada. Certo che brani come l'opener "Queen of the sea" e l'epica "Golden Cross" sono tra quelli che spiccano maggiormente, così come "Across the sea", la mia preferita e vero e proprio anthem da cantare col pugno alzato. Ma potrei continuare citando le veloci "Marco Polo" e "Lepanto's Call", o l'incedere di "The merchant", "Doge" e "Marching At The Northern Land". Le canzoni sono supportate alla grande da Jahn Carlini che macina riff e melodie con la sua chitarra insieme al compagno d'asce Daniele Vanin e la produzione ad opera di Enrico Longhin ai FlameOut Studio risulta piuttosto efficace e adeguata. Inoltre Max Bastasi, già protagonista nel buon ritorno degli Helreidh un paio di mesi fa, ci regala un'altra prestazione molto positiva al microfono.
Epico, potente, sinfonico e melodico; una cosa è certa, con "Serenissima" dei Great Master andate sul sicuro. Personalmente non riesco a farne a meno ed ogni giorno è un'impresa togliere il disco dal mio lettore cd. I Grandi Maestri sono tornati: prendete anche voi parte a questo viaggio nell'antica Repubblica di Venezia.