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E dopo 30 anni, finalmente il primo album per i finlandesi Festerday E dopo 30 anni, finalmente il primo album per i finlandesi Festerday Hot

E dopo 30 anni, finalmente il primo album per i finlandesi Festerday

recensioni

gruppo
titolo
iihtallan
etichetta
Season Of Mist Underground Activists
Anno

PROVENIENZA: Finlandia 

GENERE: Death/Grind 

FFO: Carcass, Exhumed, Impaled, Abhorrence 

LINE UP: 
Kena Strömsholm - vocals 
Timo Kontio - guitars 
Teemu Saari - guitars 
Antti Räisälä - bass 
Jani Kuoppamaa - drums 

TRACKLIST: 
1. Intro- The Last Night of the Earth [00:53] 
2. Edible Excrement [04:07] 
3. Tongues for Rotten Kisses [03:56] 
4. Kill your Truth [03:18] 
5. Control not your Soul [03:00] 
6. Dreaming for the Dead [04:10] 
7. Vomiting Pestilence [03:27] 
8. Flowers of Bones [01:44] 
9. Flowers of Stone [01:50] 
10. Into the Void [04:56] 
11. Contructive Decomposition [03:53] 
12. Gravelove [04:15] 
13. The Human Race Disgrace [03:22] 
14. Your Saliva my Vagina [03:55] 
15. Let me Entertain your Entrails [03:02] 
16. Let me Entertain your Entrails (Bonus Track) [03:03] 

Running time: 52:51 

opinioni autore

 
E dopo 30 anni, finalmente il primo album per i finlandesi Festerday 2019-01-04 17:27:45 Daniele Ogre
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    04 Gennaio, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Sono passati giusto quei trent'anni dalla prima fondazione dei Festerday a questo loro primo lavoro su lunga distanza, "iihtallan", distribuito dalla sub-label di Season of Mist, Season of Mist Underground Activists. D'altra parte questo progetto è sempre stato nella mente del chitarrista Timo Kontio e dei suoi due compari della prima ora, l'altra ascia Teemu Saari ed il cantante Kena Strömsholm, anche quando il progetto ha cambiato diversi nomi e generi (cosa per la quale vi rimando per i dettagli alla recensione dell'EP "Cadaveric Virginity").

Nella recensione dell'EP parlavamo di una band che a partire già dal nome era devota in tutto e per tutto ai primi Carcass, cosa che viene confermata in larga scala dall'ascolto degli oltre 50 minuti di "iihtallan"... ma non solo. L'ascolto ben più ampio dei cinque minuti dello scorso lavoro riescono a mettere in risalto altre peculiarità del sound dei nostri, che strizzano l'occhio al più marcio ed ancor più senza compromessi Grind scandinavo (Abhorrence, Rotten Sound), non facendo mancare nemmeno richiami ai Death più duri: "Kill your Truth" potrebbe benissimo essere uscita da "Spiritual Healing" e nessuno se ne accorgerebbe. Il tutto è poi accompagnato da una produzione grandiosa in cui chitarre taglienti e terremotante sezione ritmica sono ben messe in risalto grazie a suoni ben pompati e divinamente bilanciati: andando più nello specifico il drumming forsennato di Jani Kuoppamaa ed il basso di Antti Räisälä sono dei continui schiaffoni in faccia - vedi l'accoppiata "Control not your Soul" + "Dreaming for the Dead" -. Invero, forse la lunga durata potrebbe portare ad una certa stanchezza nella seconda metà dell'album, ma nonostante ciò possiamo affermare con assoluta certezza che nessuno dei pezzi che compongono "iihtallan" può essere definito debole.

Lo spirito dei Carcass aleggia anche in alcuni dei titoli qui proposti, pensiamo a "Your Saliva my Vagina" o "Vomiting Pestilence" o "Constructive Decomposition". Non che bisogni aspettarsi una copia-carbone della vecchia incarnazione della leggenda britannica, sia chiaro: il quintetto finlandese è formato da musicisti con la loro lunga esperienza e la cosa si riversa in un lavoro sì devo a Walker e soci, ma in cui i Festerday mettono dentro tutta la loro personalità: vi basterà ascoltare la sola "Constructive Decomposition" per trovarvi d'accordo.

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