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Termina il processo evolutivo degli americani Skeletonwitch Termina il processo evolutivo degli americani Skeletonwitch Hot

Termina il processo evolutivo degli americani Skeletonwitch

recensioni

titolo
Devouring Radiant Light
etichetta
Prosthetic Records
Anno

Tracklist:

  • Fen of Shadows
  • When Paradise Fades
  • Temple of the Sun
  • Devouring Radiant Light
  • The Luminous Sky
  • The Vault
  • Carnarium Eternal
  • Sacred Soil
Line-up:
  • Dustin Boltjes - Drums
  • Adam Clemans- Vocals
  • Nate "N8 Feet Under" Garnette- Guitar
  • Scott Hedrick- Guitar
  • Evan Linger- Bass

opinioni autore

 
Termina il processo evolutivo degli americani Skeletonwitch 2018-10-28 20:32:05 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    28 Ottobre, 2018
Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Sono passati esattamente 5 anni dall'ultima fatica degli americani Skeletonwitch. Già all'epoca di "Serpents Unleashed" (2013) si poteva sentire il cambiamento di stile, rozzamente inaugurato dal precedente "Forever Abomination"(2011),che il quintetto stava operando nel proprio sound. Se la band iniziò proponendoci un violento thrash/black smanettone e senza fronzoli, ecco che, dopo 14 anni, il nuovissimo "Devouring Radiant Light" apre definitivamente le porte ad un melodich death metal molto tecnico (in stile The Black Dahlia Murder per intenderci) in cui l'approccio thrash è praticamente relegato a meri passaggi qua e là in favore di una ben percepibile influenza black. Insomma, una bella evoluzione rispetto agli albori! Ma qui sorge la questione: il cambio di rotta ci sta? Qualitativamente ci siamo? Tranquilli guys, tutto fila come dovrebbe filare e l'album giustifica questi 5 anni di silenzio.
Apriamo le danze con l'opening "Fen Of Shadows" che riesce fin da subito a creare quel climax ascendente per poi esplodere in un riff glaciale e tagliente. Ottimo anche il debutto di Adam Clemans che sostituisce alla voce il co-fondatore Chance Garnett: uno scream di stampo black molto pulito e nitido che ricorda molto lo stile di Trevor Strnad (The Black Dahlia Murder).
E ora vorrei un secondo soffermarmi su quelle che, secondo me, sono le due tracce più significative di tutto "Devouring Radiant Light. La colonna portante di un ottimo lavoro che sicuramente riuscirà a dare credito al cambio di rotta della band e a convincere l'ascoltatore più nostalgico e scettico: sto parlando delle violentissime "Temple Of The Sun" e "Sacred Soil". Ragazzi, qui non ce n'è più per nessuno ed il quintetto esplode letteralmente in una valanga di riff veloci e pungenti in cui ho sentito molto l'influenza di Insomnium e Immortal. Magistrale, poi, il lavoro dietro le pelli di Dustin Boltjes che ci regala un groove davvero azzeccatissimo, tra una blastata a mille e parti più ricche e cadenzate. E come sempre, quasi a voler essere ripetitivo, torniamo al discorso della voce: un altro approccio, soprattutto il vecchio in cui il sound era più gracchiante e gutturale, avrebbe rovinato tutto il contesto. Con questo tipo di scream ci innalziamo dall'inferno torrido e distruttivo alle vette fredde ed oscure del melodic death e black scandinavo.
Complimenti ragazzi, questa è la prova che non sempre il cambio di rotta è sinonimo di caduta di stile (vedasi attuali In Flames e Soilwork tanto per citarne un paio e creare un po' di sano flame). Un valido lavoro che riesce a dare spazio a tecnicismi vari, sonorità malinconiche e atmosfera violenta e disperata. What else?

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30
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