Tracklist:
- I Tearing off...
- II The Curtain feat. Max War-M
- III My Kingdom of Gods
- IV Shallow then Halo (Cocteau Twins cover)
- V Wlkngrnd
- VI The Journey of A.
Line-up:
- Damien T.G.
Tracklist:
Line-up:
Avete presente il nulla cosmico, o quantomeno un'idea di esso? No? Benissimo, ora, dopo l'ascolto di questo "Curtain", EP della one-man-band russa Stielas Storhett, finalmente ne avrete una rappresentazione empirica. Ma andiamo con ordine.
Fino a qualche tempo fa non sapevo neanche dell'esistenza di questo gruppo, ma, per avere un quadro completo della situazione al fine di recensire l'EP in questione con cognizione di causa, ho spulciato nella discografia degli Stielas. Cosa ci ho trovato? Delle splendide sonorità che ricalcano un po' lo stile degli Alcest ma incattivito dalla freddezza di un depressive/atmospheric black metal glaciale e tagliente. Una gioia per le mie orecchie e sicuramente una garanzia per questa nuova fatica. Niente di più lontano dal vero ragazzi, perché mi ritrovo a dover recensire un EP che chiamarlo tale sarebbe un complimento: sei tracce comprendenti un'intro, che già solo dalle sonorità quasi pop (si esatto) viene voglia di cestinarlo, e un solo brano che si salva dato che i restanti quattro constano di una cover, che sì è molto bella, ma che personalmente tendo ad escludere come parametro di giudizio, e di tre tracce ambient di solo sintetizzatore che mi hanno letteralmente spappolato i cosiddetti. Per giunta la sesta traccia, "The Journey of A.", è un obbrobrioso mix di musica pop, dance e qualche scream qua e là. Vi giuro ragazzi, mi hanno sanguinato le orecchie.
Facendo una summa di tutto quanto, abbiamo una sola traccia che veramente spacca,"The Curtain": un'ottima commistione tra sonorità black e melodic death impreziosite da una sfumatura doom data dal ritmo lento e cadenzato e da uno scream molto pervasivo. Ah, inutile dire che questa traccia è un "feat", se no avrei dovuto semplicemente cancellare il file dell'EP e passare ad altro.
Consigli per la band? Sinceramente non so proprio cosa dire se non un semplice e grandissimo:" What The F**k?"