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Non proprio originali i portoghesi Enchantya Non proprio originali i portoghesi Enchantya Hot

Non proprio originali i portoghesi Enchantya

recensioni

gruppo
titolo
"Dark rising"
etichetta
Massacre Records
Anno

 

 

Tracklist:
1. Unwavering fait

2. No stars in the sky

3. Night in whisper

4. Clad in black

5. Longing for you

6. Your tattoo

7. She devil

8. Ocean drops

9. Dark rising

10. Winter dreams

11. Fear me when you fall

12. Interlude become of me

13. Moonlightning the dreamer

 

 

Line up:

Rute Fevereiro – Vocals

Nuno “Seven” – Guitars

Bruno Prates - Guitars

Manuel Pinto “MP” - Bass

Joao Monteiro – Drums

opinioni autore

 
Non proprio originali i portoghesi Enchantya 2012-12-29 18:20:16 Ninni Cangiano
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    29 Dicembre, 2012
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Gli Enchantya sono una band portoghese arrivata, grazie alla Massacre Records, al proprio debutto discografico con questo “Dark rising”, composto da ben 12 pezzi + l’immancabile quanto inutile intro. Il loro sound è un metal sinfonico, con influssi power e gothic, influenzato fortemente da bands storiche del settore, Nightwish su tutte. Nulla di particolarmente originale dunque ma, tutto sommato, un dischetto che non dispiace, pur non convincendo del tutto. C’è, infatti, secondo me, qualcosa che non va e che, alla lunga, rischia di compromettere la riuscita del disco. Partiamo dalla voce della brava Rute Fevereiro che ha la classica impostazione lirica, tanto diffusa in certo genere di metal; ebbene, nonostante una evidente preparazione tecnica, quello che a volte manca a Rute è il saper essere variegata, canta troppo spesso sullo stesso registro e non varia quasi mai le “tinte” della propria voce, rischiando quindi di risultare un po’ troppo monotematica ed addirittura asettica; il problema principale, infatti, che ho riscontrato è nella mancanza di comunicatività, mi spiego meglio: ritengo che un singer debba trasmettere attraverso la sua voce delle emozioni, quelle che vuole esprimere nel cantato ma, nel caso della Fevereiro, durante l’ascolto raramente sono riuscito a ricevere emozioni da lei proprio perché spesso il suo cantato risulta troppo uguale... per capirci ancora meglio: in “Longing for you” fa esattamente quello che sarebbe stato necessario su tutto il resto del disco: modula la sua voce in varie tonalità e trasmette emozioni e calore. Non mi è piaciuta anche la voce in growling, di cui purtroppo ignoro l’autore (pare sia la stessa Rute Fevereiro!), troppo brutale per il genere musicale e decisamente fuori posto ed invadente (ascoltare “Your tattoo” a titolo esemplificativo); per i miei gusti andrebbe molto limitata, o sostituita con una voce meno aggressiva (un baritono o un basso ci andrebbero a pennello!) oppure, in alternativa, bisognerebbe adattare il sound alla voce, rendendolo più duro ed aggressivo, dato il contrasto troppo stridente tra musica iper-melodica e growling super-brutale. Gli altri musicisti della band, invece, fanno la loro parte a dovere, mettendosi tutti in ottima evidenza, dal potente batterista Joao Monteiro, passando per il bassista Manuel Pinto “MP” sempre piacevole protagonista con il suo strumento, finendo alla coppia di chitarre Nuno “Seven” e Bruno Prates che fanno la loro parte egregiamente. I 12 pezzi sono quasi tutti decenti, qualcuno, come “She devil” o “Your tattoo” ad esempio, non mi ha entusiasmato per l’eccesso di growling sopra descritto, ma tutto sommato nulla di particolarmente negativo, sempre se non si va alla ricerca di originalità. Una spanna sopra gli altri per “Clad in black” (ottimo l’attacco di basso!), “Night in whisper” (sa molto di Nightwish e scusate il gioco di parole!), la title-track “Dark rising” (robusta a dovere), la già citata “Longing for you” e la conclusiva “Moonlightning the dreamer”, forse il pezzo più convincente del disco. “Dark rising” degli Enchantya è un discreto esordio, attendo la band al prossimo lavoro, certo che sapranno migliorarsi, magari cercando una strada più personale ed originale.

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