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Un tuffo negli Eighties con i Groupie High School

recensioni

titolo
...Ladies & Gentlemen
etichetta
Autoproduzione
Anno

01. Ladies & Gentlemen (Intro by Bruce Buffer)

02. Chicks with the Flips

03. Liquid Lunch

04. My Medicine Woman

05. Hard to Breathe

06. This is how We say Goodby

07. Navy Blue (Bonus Track)

opinioni autore

 
Un tuffo negli Eighties con i Groupie High School 2018-04-17 17:18:17 Mark Angel
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Mark Angel    17 Aprile, 2018
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Groupie High School: già dal nome e dalla copertina (davvero bella!) riesco a capire a cosa sarei andato incontro, provenienti dalla città finlandese di Oulu, questi giovinastri suonano un Hard Rock irriverente condito da influenze Glam e Sleazy.
La band formatasi circa una decina di anni fa, ha pubblicato una miriade di singoli ed Ep per debuttare sulla lunga distanza con il disco “More than meets the Eye” del 2014; questo “…Ladies and Gentlemen” esce in formato fisico all’inizio del 2017, autoprodotto presso il Soundmix Studio di Oulu.
Apprendo dalla biografia a mia disposizione che la band ha girato i paesi scandinavi in lungo ed in largo suonando in più di 200 concerti dimostrando un’attitudine live non indifferente, cosa più che apprezzabile in un’epoca in cui il musicista medio si concentra più sui social network che sul palco. I Groupie High School oltre a suonare in alcuni festival importanti hanno presenziato in alcuni contest ed hanno suonato in compagnia di band come i NiteRain, i Reckless Love ed i Temple Balls.
Il disco parte con una intro piacevole e divertente in cui l’annunciatore americano Bruce Buffer presenta la band ad un ipotetico pubblico live dopodiché un urlo del cantante accompagnato da un riff convincente scuote l’ascoltatore inondandolo di pura energia anni ’80, in questa “Chicks with the Flips” si nota oltremodo l’affiatamento della band, non scalfito da una produzione non proprio eccelsa.
La terza “Liquid Lunch” continua sulla falsariga del brano precedente risultando leggermente meno ispirata, il vocalist Vinny Olavi sembra sforzarsi un po' troppo sugli acuti del ritornello mentre l’assolo di chitarra è davvero ottimo.
Senza alcun dubbio la successiva “My Medicine Woman” è la canzone che più mi ha colpito, melodie indovinate al 100%, la band ha talento e passione e non lo nasconde, gran parte del merito va sicuramente ai due chitarristi, davvero ottimi, adrenalina a mille!
I ritmi calano con la malinconica ballad “Hard to Breath” dove fanno capolino alcune influenze sonore tipiche del sound scandinavo, nonostante l’immagine ed il genere, dei Finlandesi difficilmente suoneranno con lo stesso approccio solare di una band di Los Angeles.
Lo stile Sleazy Rock ritorna con la non memorabile “This i show We say Goodbye” mentre la bonus track “Navy Blue” chiude il disco in maniera magistrale: trattasi di una power ballad impreziosita da alcuni arpeggi elaborati, non nego di aver notato in questo brano l’influenza degli Smiths di Morrisey, qui Vinny Olavi si trova decisamente a proprio agio con la propria voce.
Sicuramente questo è un disco che consiglio agli appassionati del genere: echi di Pretty Boy Floyd, Tigertailz, Poison, Skid Row e Guns’n’Roses non potranno non intrigare i nostalgici degli ‘80s.
Unica pecca la produzione che spesso penalizza il sound della band, ma trattandosi di un lavoro autoprodotto non mi sento di condannare il gruppo, consiglio per il futuro di limitare l’eco ed il reverbero a volte fastidioso.
Per il resto avanti così, continuare con un’intensa attività live non potrà fare altro che spingere la band a regalarci un prossimo lavoro più maturo e più elaborato di questo che potrà finalmente farli conoscere al grande pubblico.

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30
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