Line Up:
Jason McMaster - vocals
Davide Tiso - guitars, bass
Hannes Grossmann - drums
Tracklist:
1. Upended [06:48]
2. Obstinate Pace [05:43]
3. Let Fall [05:21]
4. Intermezzo [01:04]
5. Midway [05:54]
6. Chant od Stillness [04:28]
7. Descent of Light [05:24]
8. Dysphoria [02:57]
Running time: 37:39
Album di debutto per la nuova band dell'ex Ephel Duath Davide Tiso: gli Howling Sycamore
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Provengono da San Francisco gli Howling Sycamore, band Extreme Progressive che è stata però fondata da un musicista italiano: il talentuoso Davide Tiso, fondatore all'epoca di una delle più incredibili realtà italiane, gli Ephel Duath - in cui alla voce c'è stata dal 2011 allo scioglimento nel 2014 la moglie di Davide, Karyn Crisis, e membro di Aborym e Gospel of the Witches (altro progetto che ha insieme alla moglie). Questo suo nuovo progetto deve il suo nome al fascino che il simbolismo del sicomoro ha avuto su Tiso, che nella mitologia egizia rappresenta il ponte tra il mondo dei vivi e quello dei morti, oltre ad essere estremamente importante nel cult televisivo di David Lynch, "Twin Peaks". Oltre questo, la volontà dell'artista italiano di creare una band che unisse chitarre due e batterie forsennate ad un cantato ed alle atmosfere del prog settantiano: il risultato di tutto questo è il debut album eponimo degli Howling Sycamore, prodotto da Prosthetic Records.
Per quanto segue cercherò di essere il più obiettivo possibile, facendo prima una doverosa premessa riguardo il cantato di Jason McMaster: da ascoltatore per la maggiore di metal estremo, la voce di McMaster a me è piaciuta quasi nulla; c'è da specificare però che è solo un gusto personale, ma ho trovato, specie nei momenti in cui la sua voce tende a farsi più acuta, che un po' "stonasse" con quanto stessero facendo Davide Tiso alla chitarra e Hannes Grossmann (Obscura, Necrophagist, Alkaloid) alla batteria. Ma d'altronde, le premesse erano quelle: Prog Metal estremo, intrecciato con quello "old school", quindi in sostanza quest'album mantiene perfettamente le promesse fatte, sotto questo punto di vista. Anzi, per gli amanti delle voci pulite e potenti, il lavoro di McMaster supera ogni rosea aspettativa, grazie ad una gran potenza ed un'ottima timbrica (diamo a Cesare quel che è di Cesare). Sul piano strumentale, Tiso e Grossmann offrono una prestazione sontuosa, riuscendo a mischiare ale atmosfere Prog di questo progetto dei suoni pesanti, duri, anche se pure loro s'iscrivono al partito di chi inserisce il sax nelle proprie composizioni - quel che era una novità fino a poco tempo fa sta diventando, a mio avviso, abbastanza inflazionato -. Comunque sia, al netto di una voce che - personalmente, ripeto - può far storcere il naso, possiamo trovare in "Let Fall" e "Chant of Stillness" due pezzi che fanno la differenza, di quelli che da soli possono invogliare all'acquisto del disco.
Se siete amanti intransigenti dell'estremo, potreste trovare un po' difficile l'ascolto del debut album degli Howling Sycamore: un disco che comunque, bisogna essere onesti, non può non essere promosso e che è altamente cosnigliato a chi ascolta Metal senza paraocchi.
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