Recording Line Up:
Harri Kuokkanen - vocals
Lasse Pyykkö - guitars, bass
Teemu Hannonen - guitars
Pekka Koskelo - drums
Tracklist:
1. Sempiternal Grotesqueries [10:32]
2. In Eerie Deliverance [06:55]
3. Cathedral of Labyrinthine Darkness [07:18]
4. Cascade of Ashes [06:41]
5. Charneal Reflections [07:41]
6. Black Moss [02:20]
Running time: 41:27
Gli Hooded Menace non deludono mai: ennesimo lavoro grandioso per la band finlandese
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Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 2018
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Avevamo lasciato la Season of Mist a fine 2017, al termine di un'annata strepitosa: l'etichetta francese ha licenziato, lo scorso anno, una gran quantità di album strepitosi, molti dei quali sono tra annoverare tra le migliori uscite del 2017. Ed ora ritroviamo l'etichetta marsigliese proprio come l'avevamo lasciata, visto che la prima release che ci troviamo di fronte in questo 2018 è quella dei finlandesi Hooded Menace, il loro quinto album "Ossuarium Silhouettes Unhallowed". Sin dai loro esordi e da quel primo album datato 2008, lo spettacolare debut album "Fulfill the Curse", la Minaccia Incappucciata è sempre stata sinonimo di eccellenza in campo Death/Doom, riuscendo sempre a convincere pienamente critica e pubblico, senza distinzioni. Con questa loro nuova fatica, la band scandinava non fa niente se non confermare che probabilmente in questo genere sono il meglio in assoluto in circolazione.
Colpisce come sempre la naturalezza con cui riescono a far coesistere un sound duro, roccioso (sulla scia dei "soliti" Asphyx, tanto per citare un nome), con le atmosfere melodiche e, per certi versi, malinconiche tipiche del genere - atmosfere di cui, per inciso, svedesi e finlandesi sono mastri assoluti -, che possono facilmente ricordare i primi Paradise Lost. I dieci minuti e mezzo dell'opening track "Sempiternal Grotesquerie" valgon da soli l'acquisto di "Ossuarium Silhouettes Unhallowed": un brano che è il sunto perfetto di cosa siano capaci gli Hooded Menace, dell'immensa qualità del loro sound. Un disco che si presenta estremamente duro, ma che sa colpire con momenti più marcatamente emozionali, come ad esempio nella parte centrale di "In Eerie Deliverance", in cui trovano spazio, sul finale, interessanti armonizzazioni dal sapore 70's. Se con "Cathedral of Labyrinthine Darkness" e "Cascade of Ashes" i nostri vertono maggiormente verso lidi Doom - bellissimi gli arpeggi in "Cascade of Ashes" -, i ritmi si fanno più serrati, spediti con "Charneal Reflections", in cui acquisisce maggior spazio la componente Death Metal, prima che a chiudere ci pensi la breve strumentale "Black Moss". Da menzionare è la novità dell'album - il nuovo bassista Antti Poutanen ed il nuovo batterista Otso Ukkonen sono arrivati dopo la registrazione dell'album-, ossia l'innesto del nuovo vocalist Harri Kuokkanen, il cui profondo growl si sposa egregiamente col sound della band: una prova decisamente più che convincente all'esordio per la nuova voce degli HM.
Grazie a questo magnifico "Ossuarium Silhouettes Unhallowed" Season of Mist parte già con le marce alte. Il Death/Doom sarà pur sempre un genere di nicchia, ma c'è da dire che comunque la cerchia ristretta degli amanti di tali sonorità troverà negli Hooded Menace una certezza assoluta e garantita. In fondo, stiamo pur sempre parlando di quella che ad oggi è con ogni probabilità la miglior band Death/Doom in circolazione.
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