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"Varg Utan Flock": il nuovo capolavoro disperato e tormentato firmato Shining "Varg Utan Flock": il nuovo capolavoro disperato e tormentato firmato Shining Hot

"Varg Utan Flock": il nuovo capolavoro disperato e tormentato firmato Shining

recensioni

gruppo
titolo
Varg Utan Flock
etichetta
Season Of Mist
Anno

Tracklist:

  • 1. Svart Ostoppbar Eld (7:11)
    2. Gyllene Portarnas Bro (6:39)
    3. Jag Är Din Fiende (7:05)
    4. Han Som Lurar Inom (8:03)
    5. Tolvtusenfyrtioett (2:53)
    6. Mot Aokigahara (9:33)
    Total playing time: 41:24
 
Recording Line-up:
  • Niklas Kvarforth: vocals
    Marcus Hammarström: bass
    Peter Huss: guitar
    Euge Valovirta: guitar
    Jarle Byberg: drums
 
Current Line-up:
  • Niklas Kvarforth: vocals
    Marcus Hammarström: bass
    Peter Huss: guitar
 
Guest Musicians:
  • Andy La Rocque: guitar solo on "Jag Är Din Fiende"
    Olli Ahvenlahti: piano on "Tolvtusenfyrtioett
 

opinioni autore

 
"Varg Utan Flock": il nuovo capolavoro disperato e tormentato firmato Shining 2018-01-01 19:37:27 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    01 Gennaio, 2018
Ultimo aggiornamento: 01 Gennaio, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Inauguriamo questo 2018 portandovi una delle band più spettacolari, ipnotiche ed oscure che la scena black metal scandinava abbia mai partorito: vi presento "Varg Utan Flock", decimo album degli svedesi Shining capitanati dal carismatico quanto controverso Niklas Kvarforth. Un album che non può assolutamente essere analizzato singolarmente, ma va preso come l'anello di una catena che è stata forgiata nel 1996, anno in cui gli Shining si formarono, e che altro non è se non la trasposizione in musica della disperazione, del dolore e del nichilismo dello stesso Niklas: è lui nel suo percorso di crescita interiore, nel suo modo di abbracciare la disperazione e la depressione, nel suo infliggersi tagli sulle braccia, nel suo aver fatto uso di eroina. Insomma, "Varg Utan Flock" è la conseguenza logica di una mente contorta e tormentata...
A livello prettamente stilistico, questo nuovo lavoro segue il percorso tracciato dal precedente "Everyone, Everything, Everywhere, Ends" (2015), album che segnò un ritorno alle vecchie sonorità fredde, glaciali, taglienti ed oscure e non è un caso se possiamo trovare delle somiglianze con lo storico "Halmstad" (2007),uno dei migliori prodotti mai partoriti dagli Shining che funge da spartiacque stilistico: è proprio da qui che parte il filone dei più sperimentali, quanto meravigliosi, "Född Förlorare" (2011) e "Redefining Darkness" (2012), ed il filone del ritorno al sound più crudo. Ovviamente le bellissime influenze derivanti dal progressive rock, dal jazz e dalla musica classica sono sempre presenti e, in fondo, sono proprio questi innesti singolari che hanno permesso agli Shining di creare un loro personale stile e,a tal proposito, è doveroso citare il bellissimo intermezzo, eseguito al pianoforte, "Tolvtusenfyrtioett".
Con questo "Varg Utan Flock" Niklas sta continuando a scoprire la sua anima tormentata e la sua rabbia, la sua confusione e il suo dolore diventano sempre più tangibili. Il tutto accompagnato dalla sua spettacolare voce che riesce a combinare un cantato in pulito davvero inebriante, caldo e profondo con uno screm disperato e distruttivo. I lamenti profondamente emotivi che emergono dalle viscere di brani come "Svart Ostoppbar Eld" o "Jag Är Din Fiende" ci regalano quello che non può essere definito solo black metal, ma pura disperazione che investe l'ascoltatore rendendolo partecipe di un'agonia che, forse, non avrà mai fine.
Venendo a noi, consiglio l'ascolto del nuovo lavoro della band svedese? Dipende solo ed esclusivamente da voi: gli Shining vanno compresi, ascoltati con rispetto sapendo di entrare in un mondo fatto di un'oscurità ipnotizzante, di nichilismo allo stato puro, di morte ed agonia. Siate consapevoli che non si tratta solo di black metal (suicidal black metal per essere precisi) e di una band capitanata da un pazzo autolesionista ed esibizionista: si tratta di filosofia, di esternazione della propria anima, di freddo ed oscurità provenienti da dentro e di tanto talento a livello musicale.
Grazie Niklas per questo tuo nuovo pezzo di te!

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