Line Up:
Mikko Myllykangas - vocals, guitars, bass, programming
Antti J. Karjalainen - guitars
Tuska E. - drums
Tracklist:
1. Waters Below [05:24]
2. Flat Circle [05:39]
3. Denial/Survival [05:05]
4. Der Sadist [03:22]
5. Hunt [07:08]
6. True Anarchist [04:23]
7. Mindlessness Meditation [04:34]
8. An Unconditional Ritual to Summon the Prince of Darkness [05:29]
9. Tragic Vision [04:25]
10. Resolution [07:12]
Running time: 52:41
Antipope, ovvero come le bands finlandesi non deludono mai
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opinioni autore
Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 2017
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Non si può che essere d'accordo con quanto viene affermato nelle info che accompagnano il promo di "Denial/Survival", quinto album dei finlandesi Antipope: "La musica degli Antipope è una libera espressione di qualsiasi stile". Partiti come una band Progressive Black, i nostri infatti hanno nel corso degli anni assimilato al proprio sound le influenze più svariate, dal Gothic all'Industrial, fino al Doom e l'Heavy. Il risultato finale è un sound sempre vario, in cui le tante sfaccettature riescono a convivere in perfetto equilibrio.
Già dalla prima traccia, "Waters Below", si nota come gli Antipope abbiano lavorato sodo per creare questo incredibile miscuglio di sonorità cercando di renderlo il più naturale possibile, con risultati che, ascoltando "Denial/Survival", possiamo definire apprezzabili. Non è raro in questo lavoro ascoltare parti soliste Heavy su un tappeto estremo, atmosfere Gothic intrecciarsi ad un feroce Black o a freddi suoni Industrial. Più si va avanti con l'ascolto poi, più ci si rende conto che probabilmente possano essere i Primordial l'influenza principale per la band di Oulu; l'esempio lampante l'abbiamo con la seconda traccia: se si ascolta "Flat Circle" senza sapere di chi è, credo che molti punterebbero su Alan Averill e soci, vuoi anche per lo stile vocale del mastermind Mikko Myllykangas (con le dovute proporzioni, s'intende). Come detto, più si va avanti con l'ascolto, più questa sensazione cresce, con la title-track che ne è un nuovo esempio; ma per l'appunto, le sonorità degli Antipope vertono su diversi stili, quindi possiamo passare per le atmosfere gotico-decadenti di "Der Sadist" all'Industrial di "True Anarchist" e "Mindlessness Meditation" - molto à là Nine Inch Nails per certi versi -, fino ad arrivare alla lunga "The Hunt", summa totale del mix di generi proposto dai nostri.
Buon lavoro in definitiva per gli Antipope. "Denial/Survival" è un album che ha vissuto una lunghissima gestazione, ma di cui la band finlandese non può che essere soddisfatta. Proprio per via di queste influenze disparate, tra l'altro, è un disco che si presta molto bene all'ascolto da parte dei più disparati metalheads. Bravi, davvero bravi.