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Opera metal: ecco i tedeschi Molllust

recensioni

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Schuld
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Track-list:

1. Ouvertüre

2. Sternennacht

3. Alptraum

4. Aufwind

5. Spiegelsee

6. Lied zur Nacht

7. Puppentanz

8. Tanz des Feuers

9. Erinnerungen

10. Schatten

11. Kartenhaus

 

 

Line-up:

Janika Groß (Voce, piano)

Frank Schumacher (Voce, chitarra elettrica)

Sandrine B. (Violino elettrico)

Lisa H. (Violoncello)

Johannes Hank (Basso)

Tommaso Soru (Batteria)

opinioni autore

 
Opera metal: ecco i tedeschi Molllust 2012-12-03 17:34:28 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    03 Dicembre, 2012
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I Molllust (avete letto bene, con 3 “L”) sono una band tedesca attiva, se non erro, da circa 2 anni dedita ad un genere particolarissimo che incrocia l’heavy metal con la musica operistica. “Tutto qui? Ed il symphonic metal?” potrebbe giustamente obiettare qualcuno; ma qui di symphonic metal, come lo si intende solitamente (per capirci, come lo suonano Rhapsody of Fire et similia), non c’è molto, direi anzi che rimane solo il concetto di fondo dell’unione tra il metal e la musica classica. Qui, infatti, immaginatevi un po’ di musica da camera con tanto di archi e pianoforte, cantata da una soprano accompagnata saltuariamente da un baritono (almeno così mi parrebbe la voce di Frank Schumacher), a cui si aggiungono i classici strumenti metal ad esaltare la componente drammatica delle composizioni. Uno stile, quindi, decisamente personale quello dei Molllust, estremamente teatrale e melo-drammatico che, a volerlo per forza catalogare, potremmo descrivere alquanto impropriamente “symphonic metal” o, forse, molto più avvedutamente “opera metal”, esattamente come lo definisce la stessa band. Questo “Schuld”, presentatomi in elegantissimo digipack a 3 ante (anche la bio è presentata in 3 eleganti volantini a colori!), costituisce il debut album di questo originalissimo gruppo che mi ha sorpreso in maniera estremamente positiva! E’ assurdo, infatti, come vengano prodotte da labels anche di un certo peso internazionale vere e proprie immondizie musicali, mentre gemme di simil splendore come i Molllust sono costrette all’auto-produzione pur di veder coronati i propri sogni in un cd! Ma questa è la dura legge del mercato, sempre più condizionato dai prodotti plastificati e massificati e, lasciatemelo dire, sempre più odiosamente ignorante! Ma torniamo a “Schuld” altrimenti ci facciamo tutti del fegato amaro... il disco è composto 10 brani, più una vera e propria ouverture (scarsa fantasia nell’intitolarla proprio così!), per poco più di ¾ d’ora di musica da ascoltare in quiete e rilassamento. Se dovessi scegliere qualche pezzo per indicarvi i miei preferiti, direi la veloce “Lied zur Nacht”, o la drammatica “Alptraum”, ma soprattutto “Schatten” che ricorda molto da vicino i Therion più lirici. Ecco, se proprio dovessimo cercare una band a cui accostare i Molllust, potrebbe avere un certo senso solamente il paragone con i Therion più recenti Se cercate violenza sonora o grugniti vocali, sappiate che nella musica dei Molllust non ve n’è traccia, qui ci sono solo melodie, gorgheggi e virtuosismi sonori e vocali (peccato che sia solo nell’ostico idioma tedesco!). Impossibile dunque rimanere indifferenti di fronte a questo disco, o si ama o si odia! Io rientro tra coloro che se ne sono innamorati e, se anche voi siete appassionati di certe sonorità e simili contaminazioni della musica metal, non potete ignorare questo album!

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