Line Up:
Jimmy Benson – Vocals, Guitars
Grant Burns – Guitars
Steve Montalto – Bass
Nonda T. – Drums
Tracklist:
1. Eligos [00:30]
2. Burn [03:38]
3. Tears of Tragedy [04:15]
4. The Afterlife [05:25]
5. Impervious [04:59]
6. Criss this Path [03:35]
7. Sacrificed [04:19]
8. Hellbent on Chaos [04:02]
9. Created to Kill [06:44]
Running time: 37:27
Dall'Australia il furioso Thrash dei Mason
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opinioni autore
Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 2017
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Vengono dall'Australia (Melbourne più precisamente) i Mason, Thrash Metal band con all'attivo un paio di EP e, soprattutto, due album: "Warhead" del 2013 - nel quale compare come guest niente meno che Jeff Loomis - e il disco che abbiamo qui in esame, "Impervious", uscito autoprodotto come tutto il resto della discografia della band autraliana.
Autoprodotti e fieri di esserlo? Non saprei, sono sincero. Ma se non è per scelta loro, allora non capisco cosa ci facciano questi ragazzi senza un contratto. Eppure non manca loro nemmeno l'esperienza, avendo già suonato molto in giro anche con nomi altisonanti (Annihilator, Toxic Holocaust, Havok, Accept, Forbidden), senza contare che il loro Thrash molto à la Nuclear Assault/Municipal Waste è dotato sicuramente di un grandissimo tiro. Thrash ottantiano che viene spesso "intervallato" da passaggi più groove, vicini allo stile dei Machine Head di metà-fine anni '90, andando così a creare un prodotto vario che unito alla rapidità di esecuzione, alla durata, alla produzione ottima e tanti altri fattori, risulta essere interessante a dir poco. Dopo l'intro (suonata) "Eligos", i Mason caricano a testa bassa: "Burn" e "Tears of Tragedy" sono pezzi dai ritmi serrati, in cui forte risalta la componente harcoreggiante che ha fatto le fortune della bands poco su menzionate. E questa, fondamentalmente, è la formula vincente dei Mason: fanno (e bene) semplicemente quello che sanno fare meglio, andando anche a toccare lidi vicini al Bay Area Style con "The Afterlife" o la fortemente testamentiana title-track.
"Impervious" è un album a cui ogni thrasher che si rispetti deve dare una possibilità. Il sound non brilla per originalità, ma è una cosa che non stupisce: quel che certo è che il lavoro dei Mason è onesto, un sano Thrash tritaossa e spaccacollo, così come deve essere. Cosa si può chiedere di più una Thrash Metal band?