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Serenade, poche emozioni per i miei gusti Serenade, poche emozioni per i miei gusti Hot

Serenade, poche emozioni per i miei gusti

recensioni

gruppo
titolo
"Onirica"
etichetta
Revalve Records
Anno

 

TRACKLIST

01 - Insomnia

02 - When darkness will fall

03 - Kill your pain

04 - Hold me back

05 - Oceanus

06 - Lullaby

07 - Stormborn

08 - Luceafarul

09 - Sleeping dream

 

 

MEMBERS

Claudia Duronio: Vocals

Filippo Miatto: Guitars

Alberto Ferrari: Guitars

Dario Dugo: Bass

opinioni autore

 
Serenade, poche emozioni per i miei gusti 2017-11-18 18:25:55 Ninni Cangiano
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    18 Novembre, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I Serenade arrivano da Padova e si sono formati nel 2009; dopo un album uscito nel 2012 (a me sconosciuto), tagliano il traguardo del secondo disco con questo “Onirica”. Il sound della band veneta è il canonico female fronted symphonic metal, con qualche influsso di gothic. Inizialmente ho adorato questo genere musicale, quanto meno per la ventata di aria fresca che aveva portato all’interno di una scena che cominciava a diventare stantia; adesso, diversi anni dopo il suo sbocciare, anche a causa di un notevole sovraffollamento della scena (spesso non supportato da altrettanta qualità), sinceramente comincio a sentire il pericolo della noia nell’ascoltare voci femminili liriche che, per carità, saranno anche tecnicamente ineccepibili (ma non sono un maestro in grado di esprimere simili giudizi), ma regalano poche emozioni. Credo che il gothic sinfonico debba avere delle atmosfere particolari, romantico-decadenti, finanche oscure o tetre, ma non risultare mai troppo freddo e poco coinvolgente. Il problema che ultimamente sto riscontrando nelle varie recensioni di bands dedite a simili sonorità è proprio quello, la voce lirica femminile si lancia troppo spesso in gorgheggi e virtuosismi, risultando così poco “sul pezzo”, rendendolo quindi poco efficace. E’ difficile esprimere a parole delle sensazioni e sono sicuro di riuscirci non al meglio, ma ogni volta che mi trovo ad ascoltare gruppi di questo genere (tranne rarissime eccezioni), la sensazione alla fine è sempre quella: belle musiche, livello tecnico elevato, ma una freddezza notevole, accompagnata ad una scarsa capacità delle singole composizioni di coinvolgere, tanto che alla fine dell’ascolto non rimane pressoché niente, nessuna emozione, né in positivo e nemmeno in negativo. Anche i Serenade non si discostano dal mainstream; le parti musicali dei nove pezzi che fanno parte di questo disco sono interessanti, anche al passo coi tempi (non c’è quindi quel flavour romantico alquanto malinconico, tipico della vecchia scuola), persino toste ed aggressive, ma poi la voce lirica dell’affascinante Claudia non contribuisce a rendere intriganti le varie composizioni, non dà calore né calore, sembrando quasi un freddo esercizio stilistico. Ripeto, non sono un maestro di canto per addentrarmi in sofismi e dettagli tecnici, solo un mero appassionato che vive di sensazioni ed suggestioni e mi dispiace osservare come il sound dei Serenade (ed in genere lo specifico settore musicale) non abbia una grande capacità di avvincere. Nei vari ascolti di “Onirica” non ho riscontrato grossi difetti o gravi lacune che possano giustificare un voto negativo, ma la poca attitudine a regalare emozioni mi costringe a fermarmi un gradino sotto alla sufficienza.

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