Line Up:
George "Corpsegrinder" Fisher - vocals
Rob Barrett - guitars
Pat O'Brian - guitars
Alex Webster - bass
Paul Mazurkiewicz - drums
Tracklist:
1. Only One Will Die [03:24]
2. Red Before Black [03:12]
3. Code of the Slashers [04:45]
4. Shedding My Human Skin [03.28]
5. Remaimed [04:13]
6. Firestorm Vengeance [03:27]
7. Heads Shoveled Off [03:37]
8. Corpus Delicti [03:29]
9. Scavenger Consuming Death [04:33]
10. In the Midst of Ruin [03:26]
11. Destroyed Without a Trace [04:01]
12. Hideous Ichor [04:33]
Running time: 46:24
Un nome, una garanzia: Cannibal Corpse
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Ultimo aggiornamento: 06 Novembre, 2017
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Quando si chiede il nome di una band Death Metal, 9 volte su 10 il primo a venire in mente è il loro. Sono la band che in pratica ha inventato il Brutal Death e quello che è conosciuto come lo stile newyorkese. Sono, probabilmente, la più grande leggenda vivente in ambito Death Metal. E sono tornati con quello che è il loro quattordicesimo album, "Red Before Black". Signore e signori, i Cannibal Corpse. I CC sono uno di quei gruppi cui non serve minimamente una presentazione, visto che anche chi non ascolta questo genere, volente o nolente, sa chi siano.
Quello che possiamo dire, però, è che la band capitanata dall'enorme Corpsegrinder è una garanzia totale: quando esce un loro nuovo lavoro, sai già che ti ritroverai quello che è un puro e semplice disco dei Cannibal Corpse, con il loro stile inconfondibile ed immutabile, una formula vincente che sarebbe un delitto cambiare. E, manco a dirlo, "Red Before Black" è l'ennesimo capolavoro targato Cannibal Corpse. L'ennesima dimostrazione di manifesta superiorità in un genere dove uscite spettacolari sono all'ordine del giorno e in cui gruppi di estremo rilievo ce ne sono. La sottile differenza è che di Cannibal Corpse ce n'è uno e ad oggi restano spietatamente ineguagliabili.
Già i primi tre singoli estratti da "Red Before Black" avevano spazzato qualsivoglia domanda o dubbio su questa nuova fatica. Azzeccatissimo il primo estratto, "Code of the Slashers" (andiamo, quel "We'll end your fucking life" finale di Giorgione Tritacadaveri è a dir poco esaltante!), così come debordanti sono stati i seguenti singoli, "Red Before Black" e "Scavenger Consuming Death". Ed ovviamente il livello qualitativo non cala di una virgola per tutta la durata dell'album: già la sola "Shedding my Human Skin" vale quasi da sola l'acquisto del disco. Un disco potente, una prova muscolare, un album che già dalle prime note dell'opener "Only One Will Die" mette le cose in chiaro: i CC sono in forma smagliante e non sarebbero capaci di sbagliare un disco nemmeno se volessero farlo apposta. Permettetemi poi di segnalare lo stato di grazia della coppia d'asce Barrett/O'Brian, il cui rffingwork è semplicemente perfetto! Così come perfetta è la prestazione vocale di mr. Corpsegrinder, manco a dirlo.
Nel 2014 elessi nella mia personale top dei dischi "Skeletal Domain" come il miglior album del 2014. Dallo scorso anno la mia Top10 finisce nell'articolo speciale qui su AllAroundMetal... e ho già bene in mente quale disco sarà saldamente al primo posto quest'anno, prendendosi questo piccolo (quanto insignificante invero) alloro di preopotenza: già oggi posso dire che "Red Before Black" è per me il disco dell'anno. Punto. Nessun dubbio su questo ed è praticamente impossibile che possa esserci qualcosa o qualcuno che possa superare i Cannibal Corpse. Album promosso a pieni voti, 5 su 5 come giudizio finale solo perché di più manco potrei darglielo... Insomma, se ascoltate Death è praticamente un vostro dovere civico e morale far vostro (anche) questo ultimo capolavoro dei Cannibal.
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