1. Exordium: Fragmenta
2. In Hoc Signo Vinces
3. Ex Visionibus....Fatus
4. Orfeo´s Lament
5. Exile (We Mot Delen Ato)
6. Shades Of My Untimely Autumn
7. Zep Tepi
8. Congedum: Whispers From Outer Space
Helreidh are back!
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Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 2012
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Helreidh are back! I più giovani lettori di Allaroundmetal si chiederanno chi sono questi Helreidh.. forse una nuova band, e chissà che genere faranno vista la strana copertina! In realtà questo gruppo veneto nasce nel 1994 e negli anni successivi pubblica tramite la storica Underground Symphony due dischi cult di prog metal melodico. Ora a distanza di 13 anni tornano a farsi sentire con "Fragmenta", un disco che presenta composizioni datate addirittura negli anni 1999-2000 quando Yorick (leader e chitarrista della band) si trovava negli Stati Uniti e con Gary Wehrkamp degli Shadow Gallery si mise a lavorare su nuove composizioni. Ora la band può vantare una formazione stabile con Luca Roggi (batteria) e lo stesso Yorick (chitarre) a cui si aggungono Max “the voice” Bastasi (Anarchy X e Great Master) alla voce, Aligi Pasqualetto (tastiere) e Francesco “Frana” De Paoli al basso.
Questi ritorni a tanti anni di distanza sono sempre da prendere un pò con le pinze; spesso si rimane alquanto delusi! Il quintetto veneto si ripresenta con il suo prog melodico e di classe, e la voce di Max (che aspetto a breve con il nuovo attesissimo album dei Great Master) è promossa a pieni voti. "Fragmenta" presenta solamente 6 pezzi (più un intro e un outro), ma in fin dei conti questo poco importa quando la qualità è ben presente in tutti i brani. Inoltre alterna song più melodiche ed easy listening ad altre maggiormente lunghe e complesse. L'apertura è affidata a "In Hoc Signo Vinces" una tipica prog song di impatto con cambi di ritmo ben dosati che convince ascolto dopo ascolto. Un intro di piano apre la strada a "Ex Visionibus....Fatus" lunga song di oltre 10 minuti melodici ed epici con pianoforte e tastiere in primo piano che disegnano ottime melodie soprattutto durante lo splendido intermezzo strumentale. Yorick fa il Petrucci della situazione introducendo con un breve ma emozionante solo di chitarra la magica "Orfeo´s Lament", pezzo melodicissimo, una ballata di gran classe. "Exile (We Mot Delen Ato)" è un buon pezzo ma non riesce a convincere appieno mentre la lenta "Shades Of My Untimely Autumn" sembra quasi una ninna nanna del 21esimo secolo, con tastiere e chitarra classica che ci cullano lungo i sui 4 minuti. "Zep tepi" suona molto Shadow Gallery (fantastico il coro finale), band che sicuramente ha influenzato in un modo o nell'altro gli Helreidh non solo per la presenza di Gary Wehrkamp che si occupa anche di chitarra e tastiera in "Exile". Degni di nota infine i solos di chitarra di Yorick sempre di buon gusto come noi amanti del prog sì tecnico ma soprattutto melodico adoriamo.
"Fragmenta" è un disco valido che ci consente di riabbracciare una band di indubbia classe che per troppo tempo ci aveva abbandonati.
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