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Niente a che fare con l'inferno: tornano i ROCTUM Niente a che fare con l'inferno: tornano i ROCTUM Hot

Niente a che fare con l'inferno: tornano i ROCTUM

recensioni

gruppo
titolo
Nothing To Do With Hell
etichetta
Inverse Records
Anno

Tracklist:

  1. Mission Abort
  2. Nothing To Do With Hell
  3. We Want More

Line-up:
Stunk Man: voce
Zikk Brutal: chitarra
Banana Boy: basso
Ill Duce: chitarra
The Beast: batteria

opinioni autore

 
Niente a che fare con l'inferno: tornano i ROCTUM 2017-09-11 14:38:47 Dario Onofrio
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Dario Onofrio    11 Settembre, 2017
Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 2017
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una band può essere di nicchia fino ad un certo punto, perché a volte si rischia veramente di scadere nell'anonimato più totale senza un fedele seguito di fans. Probabilmente è questo il caso dei Roctum, band finlandese attiva dal 1999 che, dopo ben undici anni dal primo disco, pubblica questo EP dal titolo "Nothing To Do With Hell". Il perché di tutto questo è ben spiegato dalla prima traccia "Mission Abort": un titolo demenzialissimo e una attitudine punk/rock con strizzate d'occhio all'heavy vecchia scuola, con una registrazione che sembra uscita direttamente dalle sessioni di qualche assurdo gruppo thrash/grind. Tre pezzi che ci accompagnano in una dimensione fatta di birraccia da discount e strade notturne deserte, che sembra quasi uscita più da una band americana che da una europea. Ai nostri non manca comunque una attitudine anche solo accennata alla melodia, come nella title-track "Nothing To Do With Hell", un pezzo che ha comunque una sua dignità e che si sposa perfettamente con le atmosfere scanzonate di questo disco. La voce al vetriolo di Stunk Man si appoggia perfettamente alla parte ritmica e ai riff delle due chitarre, che sono sempre divertentissimi e ci riportano davvero a un'epoca passata, con assoli in puro stile Motorhead/primi Judas Priest, che faranno esaltare qualunque appassionato del genere. Pezzo finale, sempre rigorosamente in 4/4, è la potentissima "We Want More", che quasi si avvicina di più all'hair metal che ai lidi esplorati fino a poco sopra, con un chorus che, vi posso assicurare, vi farà ballare la capoccia per tutti e tre i minuti della canzone. Che dire, dunque? Bentornati Roctum! Una band così può essere la colonna sonora perfetta per guidare di notte o per bere qualcosa insieme agli amici, senza mai prendersi sul serio, in una attitudine che francamente penso alcune band più famose dovrebbero recuperare...

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