TRACKLIST:
1. Killing machine
2. Voodoo sacrifice
3. Blood driven
LINE-UP:
Tyler Knapp – vocals
Carlo Cote – bass
David Tyo – guitar
Brian Farnsworth – guitar
Rik Charron – drums
TRACKLIST:
1. Killing machine
2. Voodoo sacrifice
3. Blood driven
LINE-UP:
Tyler Knapp – vocals
Carlo Cote – bass
David Tyo – guitar
Brian Farnsworth – guitar
Rik Charron – drums
I Dark Ministry sono stati formati nell’agosto 2015 da Rik Charron, ex-batterista dei leggendari Exciter (band con cui ha registrato 5 albums tra il 1996 ed il 2014). Reclutati un po’ di musicisti canadesi per formare l’attuale line-up, è stato composto questo EP di soli tre brani (poco più di 10 minuti), dal titolo “The sermon begins”, dotato di piacevole artwork in copertina. Se dovessi giudicare il lavoro solamente dal punto di vista strumentale, avrei davanti un gran disco di thrash metal, con chitarre affilate come rasoi che ricamano ottime parti soliste con un gran gusto per le melodie; un basso pulsante forse un po’ troppo relegato in sottofondo, ma comunque che fa un lavoro egregio; sul batterista c’è poco da dire, visto che parla da sola la carriera di Charron, ma anche in questo disco mette in mostra le sue capacità. Ciò che rovina drammaticamente il tutto è la voce di Tyler Knapp, uno screamer forse più adatto ad una band metalcore (ma anche di scarsa qualità), che urla senza soluzione di continuità dall’inizio alla fine, che non cambia pressoché mai il suo approccio violento, esagerato, sostanzialmente del tutto inutile per il tipo di thrash suonato dalla band. Sembrerebbe una copia sgraziata di Joey Belladonna con la raucedine (e 10 minuti di vergogna per chi non conosce questo mostro sacro del thrash mondiale!). Già a metà brano dell’opener “Killing machine” mi sono annoiato ad ascoltare le urla del cantante (o presunto tale) ed, ascolto dopo ascolto, è andata sempre peggio, tanto che mi è dispiaciuto non avere la strumentazione adatta ad eliminare le parti vocali per godermi solo gli strumenti. Già, perchè la già citata “Killing machine” è un bel thrash dal ritmo mosheggiante tipico della scuola newyorkese; la successiva “Voodoo sacrifice” è più ritmata, una vera e propria macchina da guerra; mentre la conclusiva “Blood driven” torna su ritmi mosh, facendo venire in mente proprio i vecchi lavori dei mitici Anthrax. Cosa aggiungere ancora? I Dark Ministry hanno bisogno come il pane di un cantante decente, perchè questo “The sermon begins” sarebbe stato un gran bell’E.P. se non fosse stato rovinato dalle esagerazioni del cantante.