Tracklist:
- 1. La Soffiata
2. Western Metropolitano
3. Irruzione a Monteverde
4. Aperitivo
5. Un goffo pretendente
6. Rossella
7. Chipsiomega
8. Delirio Paranoide
9. Titoli di Coda
Tracklist:
Ma quanto ci piacciono le atmosfere da film poliziesco anni 70'? Quanti di voi non apprezzino i Calibro 35 alzino la mano, che siamo pronti ad ammanettarli. Questo il verbo degli Strato's, originalissima band che si rivolge anche ai brutti e cattivi metallari con il loro "Lo Sbirro, La Liceale, Il Maniaco", un affresco noir che piacerà sia a chi apprezza la musica indie che a chi preferisce qualche ritmo più sostenuto. Formatisi a Parma nel 2014, la band raccoglie gente da un po' tutti i generi più vari, ed il concept del disco va dal poliziesco (Lo Sbirro) alla commedia romantica (La Liceale), passando per le influenze dei Goblin con l'horror (Il Maniaco). Che dire? L'album è veramente ben fatto (è stato tutto inciso in presa diretta!) e sa proprio di vecchio: che novità dovremmo cercare da una produzione del genere firmata da una etichetta come la Retro Vox? Le atmosfere che attraversano i momenti in cui è suddiviso il disco sono perfettamente udibili: si parte con la poliziesca "La Soffiata" per arrivare alle atmosfere soft di "Aperitivo" e concludere con "Delirio Paranoide", tutti pezzi che ricalcano fedelmente un'estetica cinematografica tutta italiana di grande pregio. Certo, alla lunga i pezzi degli Strato's rischiano di stufare, ma se ascoltati con la dovuta attenzione vi accorgerete della bravura dei musicisti dietro agli strumenti, impegnati non una imitazione dei Calibro 35 ma nella costruzione di un loro sound non facile da trovare presso altre band. La finale "Titoli di Coda" sembra tratta direttamente da un film, calandoci in una atmosfera da "Tutto è bene quel che finisce bene"... Forse. Gli Strato's, dunque, colpiscono nel segno dando alle stampe un disco fresco e mai banale, anche se alla lunga un po' troppo ripetitivo per degli ascoltatori dediti al metallo senza compromessi. Ma se siete fan dell'AOR e di queste atmosfere così retrò (chi ha detto Night Flight Orchestra?) il consiglio è di recuperarvi questo simpatico dischetto e ascoltarlo sorseggiando un Martini sul balcone.