Line Up:
Vince Wilquin – vocals, guitars
Hugo Florimond – guitars
Valentin Pelletier – bass
Clément Denys – drums
Tracklist:
1. Premiss to Reality
2. Sons of Ignorance
3. Scar Legacy of Hatred
4. Parricidal Ghosts
5. Venomous Coils of a Holy Fallacy
6. Backworldsmen (feat. Jørgen Munkeby from Shining)
7. A Name to Deny
8. Narcissistic Loop
9. Decline
10. Collective Engram
Concept nietzschiano per il debut album dei prog-deathsters francesi Fractal Universe
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Si affaccia una nuova interessantissima realtà nell'ambito del Progressive Death Metal, genere che, col proprio "gemello" (per la maggiore più estremo) Technical, si sta sempre più consolidando come tra gli stili più in voga al momento. Per i fans di Obscura, Beyond Creation e Black Crown Inititate ci sono adesso anche i francesi Fractal Universe, che, dopo un EP del 2015, arrivano al traguardo del debut album con "Engram of Decline" per l'italianissima Kolony Records.
Basato su "Così Parlò Zarathustra" del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, "Engram of Decline" è un album che si dimostra estremamente interessante dalle primissime note. Non stupisce ovviamente l'enorme tecnica del quartetto transalpino, ma la nota positiva è che l'elevata preparazione tecnica non si produce in mero esercizio di masturbazione strumentale. Grazie anche ad una strabordante sezione ritmica, i nostri sanno quando "lasciarsi andare", dando saggio di quanto sia importante per loro la componente Death del loro sound. "Parricidal Ghosts" è un esempio lampante, un pezzo in cui a passaggi tipicamente Prog, seppur ben appesantiti, fanno da contraltare delle impressionanti sfuriate guidate in primis dai martellanti blast beats di Clément Denys. Per un'ora i Fractal Universe esplorano la storia del pensiero umano attraverso il mettere in musica uno dei più famosi scritti della storia. E la cosa che maggiormente importerà al pubblico è che lo fanno dannatamente bene. Grazie a fraseggi molto più tranquilli, la band francese riesce a dare ampio respiro ad un album che, seppur lungo nella sua durata (un'ora, come dicevo prima), riesce a non annoiare praticamente mai. Ed a proposito di questo, saggia è stata la decisione di piazzare giusto nel mezzo la bellissima "Venomous Coils of a Holy Fallacy", cui segue la traccia probabilmente più "progheggiante" del disco, "Backworldsmen", in cui compare come ospite al sassofono Jørgen Munkeby degli Shining. Munkeby che non è il solo ospite, visto che come lead guitar nella conclusiva "Collective Engram" c'è Michael Keene dei The Faceless.
Un album, questo "Engram of Decline" dei Fractal Universe, che piacerà senz'altro a chi predilige un Death Metal spiccatamente più votato alla tecnica, senza che però questo vada ad inficiare sulla componente "estrema". Tecnicamente ineccepibile e supportato da una produzione che riesce a mettere in risalto tutto, "Engram of Decline" si attesta tra le sorprese di questo 2017 e tra i più interessanti debutti di questa annata.
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