Tracklist:
1. The Dawn of a New Age
2. Forhekset
3. Mother North
4. Du Som Hater Gud
5. Immortality Passion
6. Nemesis Divina
7. Transcendental Requiem of Slaves
Line-up:
Satyr: Voce, chitarre, basso
Frost: Batteria
Nocturno Culto: Chitarre
Tracklist:
1. The Dawn of a New Age
2. Forhekset
3. Mother North
4. Du Som Hater Gud
5. Immortality Passion
6. Nemesis Divina
7. Transcendental Requiem of Slaves
Line-up:
Satyr: Voce, chitarre, basso
Frost: Batteria
Nocturno Culto: Chitarre
Ci sono dischi che hanno profondamente segnato la storia dell'heavy metal dai suoi primordi fino ad oggi; album dai quali si sono evoluti interi sottogeneri della nostra amata musica.
Non sento di sbagliare se dico che Nemesis Divina è uno di questi: un disco unico, capace ancora oggi, a 20 anni dalla sua data di uscita, a incantare l'ascoltatore e trasportarlo nell'alba di una nuova era. Proprio Dawn of a New Age, che apriva il capolavoro di Satyr & co., è la canzone che ha definitivamente sdoganato il black metal dalla sua nicchia nordica per farlo conoscere al grande pubblico, per non parlare del capolavoro assoluto Mother North e dell'abc della tastiera nel black metal con Du Som Hater Gud. Nemesis divina si risolve insomma così: in tre quarti d'ora di furia nordica, scritta da un pugno di ragazzini nemmeno 25enni, che insieme a gente come Emperor e Dissection hanno influenzato moltissime delle correnti musicali a venire (dal viking metal all'avantgarde).
La Napalm Records, per l'occasione, ha deciso di regalare ai fan un suntuoso digipack e l'album rimasterizzato dallo stesso Satyr: un acquisto che vi consiglio caldamente se volete iniziare ad avvicinarvi al black più duro, magari arrivando da generi più "leggeri", ma anche per aggiungere alla propria collezione un album che è stato veramente fondamentale per l'evoluzione del metal negli anni. Vi ricordo, infine, che per celebrare il compleanno di questo disco i Satyricon lo riproporranno integralmente nei loro prossimi live: non lasciateveli scappare!