01. Blood and Tears
02. King of Sky
03. Heroes of the Rising Sun (Kamikaze)
04. The Nightrunner
05. Resurrection
06. Bringer of Mourning
07. Shape the Steel
08. Heavy Metal Fighters
01. Blood and Tears
02. King of Sky
03. Heroes of the Rising Sun (Kamikaze)
04. The Nightrunner
05. Resurrection
06. Bringer of Mourning
07. Shape the Steel
08. Heavy Metal Fighters
Il bello di essere un recensore per una testata importante come Allaroundmetal consiste nell’avere la libertà di poter recensire qualsivoglia prodotto valido più o meno recente, anche se non pervenuto tramite le case discografiche; ho acquistato infatti questo Live dei Messerschmitt in occasione della loro recente esibizione a Napoli, non divagherò sul concerto da me vissuto, credo basti dire che non mi sono potuto esimere dal recensire questo disco.
Non conoscevo i Messerschmitt ma sono corso subito ai ripari chiacchierando cordialmente con loro dopo il live e successivamente documentandomi sul loro interessantissimo blog; ebbene questa band vede le sue radici nel lontano 1982 e può agevolmente annoverarsi come una formazione realmente storica del Metal capitolino; nel periodo iniziale infatti sotto il nome “Zellofen” militò alla voce il compianto Baffo Jorg, veterano del Metal romano.
Scioltisi nel 1986, dopo alcuni tentativi di reunion, nel 2014 la formazione si è consolidata con l’innesto del promettentissimo singer Flavio Falsone al posto del cantante storico Andrea Strappetti, mentre della formazione originaria sono rimasti i 2 axeman: Francesco Ciancaleoni e Fabrizio Appetito.
Il presente Live cd altro non è che la testimonianza della loro esibizione del 27 Febbraio 2015 al Closer di Roma, stupisce l’ottima qualità del suono che permette di distinguere chiaramente tutti gli strumenti bilanciati perfettamente, puntualizzazione non da poco in un panorama quale quello italiano, piuttosto lacunoso in tema di dischi dal vivo.
Riguardo il genere proposto i modernisti non troveranno alcuna concessione, qui siamo in presenza di un Heavy Metal classico in pieno stile anni ’80 con qualche tendenza verso lo Speed Metal: Judas Priest, Saxon, Iron Maiden sono le influenze principali anche se il quintetto romano non disdegna alcuni momenti particolarmente epici (sempre di stampo Nwobhm).
I brani sono tutti di ottima fattura, ben suonati e sono estremamente apprezzabili i magnifici ritornelli che si stampano in mente sin dal primo ascolto; sono fermamente convinto che se brani come “Kamikaze”, “Shape the Steel” o “Heavy Metal Fighters” fossero stati composti da qualche gruppo angloamericano avrebbero avuto ben altra sorte, tuttavia sta a noi recensori ed a voi lettori valutare o meno la qualità di un disco rendendogli il giusto tributo.
Senza dilungarmi in un track by track che avrebbe poco senso in un Live Cd mi limiterò a segnalare la potenza della Speed song “Blood and Tears” in cui la doppia cassa è terremotante, la Maideniana “King of Sky”, la sostenuta ma coinvolgente “Resurrection”, l’elaboratissima e misteriosa “Bringer of Mourning”; oltre alle tre canzoni citate in precedenza.
I brani nuovi sono all’altezza delle vecchie canzoni della band e pur essendo classici al 100% non risultano anacronistici bensì freschi ed estremamente ispirati, tutto ciò lascia ben sperare per il futuro; è importante puntualizzare come qualche mese prima la band aveva rilasciato (solo in formato vinile) una sorta di raccolta retrospettiva, quindi ancora deve uscire un vero e proprio debutto full-length della band.
Le premesse per un grande disco ci sono tutte, dalla qualità delle nuove composizioni, alle capacità del nuovo travolgente singer, autentico screamer di razza.
Forza ragazzi, l’Heavy Metal tricolore ha bisogno di voi!