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Senza compromessi con Steve Lips! Senza compromessi con Steve Lips! Hot

Senza compromessi con Steve Lips!

recensioni

gruppo
titolo
Anvil is Anvil
etichetta
SPV/Steamhammer
Anno

Tracklist:

1. Daggers And Rum 5:26
2. Up, Down, Sideways 3:19
3. Gun Control 4:22
4. Die For A Lie 3:17
5. Runaway Train 3:40
6. Zombie Apocalypse 4:22
7. Its Your Move 3:30
8. Ambushed 3:22
9. Fire On The Highway 4:35
10. Run Like Hell 3:07
11. Forgive Don`t Forget 2:40
12. Never Going To Stop 4:12 (bonus track)

Line-up:

Steve “Lips” Kudlow: chitarra, voce
Robb Reiner: batteria
Chris Robertson: basso

opinioni autore

 
Senza compromessi con Steve Lips! 2016-02-25 22:08:50 Dario Onofrio
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Dario Onofrio    25 Febbraio, 2016
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Quest'anno Robb Reiner e Steve Lips spengono le candeline sulla torta dei 35 anni degli Anvil: quale occasione migliore per il trio canadese per cacciare fuori nuovo materiale? Dopo l'ingresso in formazione di Chris Robertson c'era abbastanza attesa su cosa sarebbe potuto essere il lavoro del gruppo.

Risposta pronta: Anvil is Anvil è, nonostante il titolo banale, un ottimo album sotto molti punti di vista. Abbandonata la fase abbastanza stagnante degli anni 90', con i dischi usciti dal 2011 a questa parte, Lips e soci dimostrano ancora una volta di potersi fregiare di essere uno dei pochi gruppi che ancora ti fanno venire voglia di mettere il chiodo e riempire di toppe il thrasher. Perché dico questo? Sarà che le atmosfere funzionano benissimo per tutto il disco, e mi ricordano i bei tempi in cui chiamavo poser chiunque non ascoltasse il metallo più puro e splendente. "Puro" è l'aggettivo più indicato che userei per descrivere la musica degli Anvil, che in tutti questi anni di carriera non sono praticamente mai scesi a compromessi, nonostante pause di riflessione e separazioni dolorose tra musicisti, come potete vedere nel documentario "The Story of Anvil" (dovreste poterlo trovare su youtube) e come potete sentire sin dall'iniziale Daggers and Rum, un inno quasi alla Running Wild che vi si ficcherà in testa come un puntello. La produzione rende perfettamente l'attitudine ai suoni grossi e pesanti dell'heavy canadese, che non peccano di mancanza quando si parla di temi scottanti come il controllo sulle armi in Gun Control, o sull'ingerenza della chiesa in Die for a Lie. Ovvio che Lips non ha più la voce di una volta, ma per l'album che i nostri hanno tirato fuori ci mancherebbe altro: a mio parere siamo davvero a livelli quasi pari alle ultime produzioni in studio degli Accept. Una menzione speciale va fatta per l'ultima canzone: Forgive don't Forget è infatti dedicata alla Germania, come spiega Robb Reiner, nel senso che le nuove generazioni non sono colpevoli dei fatti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. E al di là delle tematiche, lasciatemelo dire: è pure una signora canzone.

Se vi sono piaciuti gli ultimi lavori dei teutonici citati poco sopra vi consiglio di andare a comprare questo album: trovare una band che ci crede ancora per davvero e non perché fa comodo farlo a livello di mercato è una cosa rarissima in un 2016 dove abbiamo perso in pochi mesi tutta una serie di grandissimi musicisti. Per cui indossate con fierezza chiodo e anfibi e infischiatevene se qualcuno vi dice qualcosa... Lo spirito dell'heavy metal resta con voi e con i riff degli Anvil.

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