Tracklist:
1. Prologue to Chaos
2. Descedant of Time
3. Maggot Filled Brain
4. Demolisher
Line-up:
Riasat Azmi: Voce
Masnun Efaz: Basso
Shadman Omee: Chitarra
Rifat Rafi: Batteria
Tracklist:
1. Prologue to Chaos
2. Descedant of Time
3. Maggot Filled Brain
4. Demolisher
Line-up:
Riasat Azmi: Voce
Masnun Efaz: Basso
Shadman Omee: Chitarra
Rifat Rafi: Batteria
Quando non sai cosa aspettarti dalle demo, quando anche in patria la maggior parte delle idee che ti vengono proposte sono robe banali trite e ritrite, ecco saltare fuori dal BANGLADESH i Surtur.
Boh, forse è proprio la storia tormentata di questo paese che traspare dalle ritmiche a metà strada tra il tecnico e il blackened thrash alla Kreator che scaturiscono dalla chitarra del fondatore Shadman Omee, originario di Dhaka: questo EP di 3 pezzi (e una intro) è un concentrato di violenza e rabbia sparata a mille in faccia all'ascoltatore, con una precisione che non ti aspetteresti affatto da quattro ragazzi originari di uno dei paesi più poveri del mondo. Non si sprecano le citazioni a Voivod e Vektor (Masnun Efaz è un ottimo bassista, come si può sentire in parecchi frangenti durante la demo), rimanendo sempre su una base che si affaccia perlopiù al thrash tedesco: Maggot Filled Brain vi farà già capire dal titolo dove stiamo andando a parare, con le sue atmosfere ossessive che non mancano di citare la psichedelia tanto cara ai gruppi thrash più tecnici. E poi non si può non parlare di Demolisher: una vera e propria killer-track che alterna momenti di blast-beat a refrain di una classe davvero invidiabile, con un Riasat Azmi che si sgola per riuscire a recitare tutto il testo e un batterista come Rifat Rafi che a momenti fa esplodere la batteria dello studio di registrazione.
Detto questo: cosa manca alle nostre band? Manca forse quella visione primordiale del metal come ancora di salvezza in un mondo di proibizioni? Non credo ci siano risposte a questa domanda, ma una cosa è sicura: leggeremo presto il nome dei Surtur in qualche tour europeo. Una demo così ben fatta e del thrash metal così ben scritto non si sentivano davvero da parecchio tempo, e proiettano la giovane band nella scala dei talenti emergenti a livello mondiale. Shadman e soci meritano di sicuro più spazio, più visibilità e più possibilità di quelle che potrebbero avere al loro paese: continuate così!