Quando si parla degli Horrid si pensa immediatamente alla tradizione nostrana del death metal old school squisitamente swedish oriented; la band di Varese infatti ha sempre tenuto alto il vessillo del metal estremo nella scena italiana nel corso di una carriera iniziata nel 1989, portando e diffondendo nel Bel Paese il verbo di nomi illustri come Entombed, Grave, Dismember ed Unleashed. Dopo la prima decade di attività segnata dalla pubblicazione di demo ed EP, seguendo quindi fedelmente l'attitudine che vuole che la musica sia diffusa in maniera totalmente underground, gli Horrid giunsero al full lenght "Reborn In Sin" nel 2002, pubblicando il lavoro ritenuto dai più il vero e proprio punto di svolta del gruppo. Di acqua sotto i ponti ne è passata dopo 24 anni, ma oggi quei brani vengono nuovamente riesumati, per usare una metafora ad hoc, in questa ristampa per la Punishment 18 Records. Chi segue il filone e conosce la band sa bene quanto crudo, istintivo e volutamente grezzo sia il sound proposto, e parlando di extreme metal, l'onere delle ristampe è sempre quello di dover ulteriormente aggiornare e migliorare le qualità del lavoro senza però sminuirne la primigenia essenza, che all'epoca venne estrapolata ai Sunlight Studio in Svezia; i pezzi ci ritornano in faccia oggi molto più crudi e potenti, senza perdere punti in nessuno degli aspetti che un disco death metal deve avere. Si sta parlando di un nome che ha sempre avuto la coerenza al centro della propria filosofia, è quindi naturale aspettarsi, e per certi versi pretendere, da artisti di tale calibro un prodotto che sia appetibile per tutti gli amanti dell'old school. Se avete l'extreme metal scandinavo di primi anni Novanta per pane quotidiano e volete far rivivere l'energia di quell'epoca non potete assolutamente farvi scappare questa ristampa.