01. The Agony Of Feeling Lost
02. Cruel Angels
03. Animadversio Debita
04. Mors Tua, Vita Mea
05. The Fruit Of the Poisoned Tree
06. A Promise
07. War Of Feelings
08. Love Is A Slayer
09. Doomed To Slavery
10. Tears Of Blood
11. Seldom Seen, Soon Forgotten
Gothic, Symphonic, Doom, voce femminile lirica... ma solo per veri appassionati! Hot
recensioni
opinioni autore
Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 2012
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Non avevo mai sentito parlare di questi Serenade nonostante siano originari della mia stessa città: Padova. Nati nel 2009, questo "Wandering through sorrow" è il loro album di debutto e devo ammettere che provo sempre molto piacere quando una band italiana, ancor più della mia zona, riesce ad arrivare al tanto atteso traguardo della pubblicazione del primo disco. La proposta del sestetto Veneto è un Gothic Symphonic Doom Metal che ricorda bands come Draconian, Dark Sanctuary e (in parte) Epica. Ritmi spesso lenti, voce femminile lirica (della brava Claudia Duronio) e melodie gotico-depressive, sono le caratteristiche principali di questo lavoro; se tutto questo è ben distante dai vostri gusti musicali, cambiate pure pagina e statene alla larga.
Già dalle prime note è riconoscibilissimo il sound dei Serenade che fanno ben poco per sorprenderci durante tutto il resto del disco. I brani presi singolarmente sono anche piacevoli, spiccano soprattutto la veloce "Cruel Angels" (la migliore del disco e presenta anche un bel guitar solo) e la rocciosa "Doomed To Slavery", ma nel complesso il disco funziona un pò meno. Infatti se da una parte la band dimostra senza dubbio passione, coerenza e capacità tecniche, dall'altra non possiamo non sottolineare l'eccessiva monotonia che trasmette un disco del genere: rare accelerazioni, pochi cambi di ritmo e, spiace dirlo, ma la dotata singer Padovana canta sempre sulle stesse tonalità e le rare occasioni in cui è presente la voce growl non lasciano molto il segno. Saranno scelte volute, ma è chiaro che un prodotto del genere è adatto solo ad un ristretto numero di purissimi appassionati del genere, mentre un "classico" ascoltatore metal, anche se fan di Nightwish o Within Temptation, sarà accompagnato da qualche sbadiglio già dopo qualche minuto. Inoltre la produzione, nel complesso sufficiente, lascia troppo in ombra la chitarra che in alcune occasioni si sente a malapena.
In sostanza per me "Wandering through sorrow" è un disco troppo piatto e depressivo; nonostante i Serenade mettano in mostra buone doti generali, dal punto di vista compositivo hanno ancora tanta strada da fare! Riservato ai fedelissimi del genere.