Tracklist:
01 Dawn of the Phoenix
02 Fuckinsnow
03 Back on my feet
04 Tiger Hostel
05 The sign on the wall
06 Liar
07 New era
08 e-Drugs
09 Wolf's lair
10 The powder
11 Just got paid
12 Circles on the shore (Lamia) feat. Michele Luppi
Line up:
Titian - Voice
Paco - Guitars
Mr.TNT - Bass guitar
Mark - Drums
La fenice vola con i Lucky Bastardz!
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Una realtà nostranissima quella dei Lucky Bastardz, che con questo Alwayz on the Run tagliano il traguardo del secondo album. Nati nel 2008 ad Alessandria, il quartetto si ritrova così alla seconda prova in studio a distanza di cinque anni da quel Bite Me, Dude che gli ha permesso di partecipare ai più svariati concerti di spalla a grossisime band del calibro di Hardcore Superstar, Crucified Barbara, Strana Officina e tanti altri ancora.
Probabilmente l'aria e la polvere respirate dalla band nei lunghi tour gli ha fatto un effetto da invecchiamento da whiskey: quello che troviamo andando a stappare la botte è un puro concentrato di scanzonato e lanciatissimo hard rock, con qualche influenza stoner e country.
Alwayz on the Run ha iniziato a piacermi davvero dopo alcuni ascolti: nonostante lo stile sia ricalcato da molte band prima di loro, i nostri riescono a dare un tocco personale a pezzi come l'opener Fuckinsnow o le ballad come The sign on the wall. Le influenze dei Black Label Society si avvertono in pezzi come Back on my Feet, i Motorhead fanno da padroni in Tiger Hostel, mentre l'hair metal si ritaglia uno spazio fondamentale in Liar.
Non c'è che dire: da qualunque parte prendano spunto, Titian e soci riescono a imprimere alla loro musica un'originalità e una freschezza perfettamente udibili, come nella bellissima eDrugs, dedicata all'effetto (negativo) che internet ha sulle nostre vite. L'unico pezzo dell'album che non mi ha convinto fino in fondo è stato Wolf's Lair, ma è un unicum in mezzo a un disco che ho ascoltato più e più volte senza annoiarmi.
In chiusura una Circles on the shore (Lamia) con special guest Michele Luppi, che si è occupato anche di aiutare i nostri a registrare le voci.
Se siete fan delle band sopracitate (alle quali aggiungerei anche i Gotthard e i Nickelback) non potete lasciarvi sfuggire Alwayz on the Run, anche per sostenere una band italiana che merita di essere supportata!