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Electro Metal sui generis dalla Russia con gli Anckora Electro Metal sui generis dalla Russia con gli Anckora Hot

Electro Metal sui generis dalla Russia con gli Anckora

recensioni

gruppo
titolo
Экстрим (Extreme)
etichetta
Irond Records
Anno

TRACKLIST:

1) Midnight

2) In the Dark

3) Higher

4) Silence

5) Bluehole (Dahab, Egypt)

6) BreakAway

7) Shadows



LINE-UP:


Katrin Antares - vocals, keyboards, fx
Evgeniy JonPriest - guitar, backing vocals
Maksim Exaeon - guitar, backing vocals
Ronnis Lemuel - backing vocals
Anton Phoenix - keyboards, backing vocals
Andrey Ectomorph - bass, backing vocals
Maksim Lvov - drums

opinioni autore

 
Electro Metal sui generis dalla Russia con gli Anckora 2014-11-24 11:24:21 Davide Pappalardo
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Davide Pappalardo    24 Novembre, 2014
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I russi Anckora sono una nuovissima band in ambito Electro Metal che propone una versione molto diretta e a tratti contaminata con gli stilemi del Melo – Death svedese e con l’ Alternative/Gothic del genere, giocando sull’ alternanza tra cantato femminile, e supporto della voce maschile, entrambi variando tra vocals aggressive e parti pulite. I punti di riferimento del suono sono i soliti della scuola europea: Rammstein, KMFDM, e compagnia cantanti, il tutto accompagnato da tastiere dance dal sapore “cyber” che ormai non ha più niente di pionieristico o d’ avanguardia, dopo decenni di contaminazioni tra Metal ed Elettronica nelle più disparate salse, che hanno creato un pubblico pronto a qualsiasi cosa; l’ uso della voce femminile può essere accumunato alle diverse band che oggi lo propongono anche in chiave aggressiva, soprattutto vengono in mente gli Arche Enemy, ma in versione molto meno gutturale, a causa dei connotati di Death melodico presenti.
"Midnight" ci accoglie da subito con ritmi elettronici all' insegna di tastiere liquide, presto soppiantate da chitarre a sega elettrica in perfetto stile Rammstein, sulle quali si stagliano le melodie sintetiche in una commistione di elementi che è familiare a chiunque segua il genere. La voce femminile è mutuata in uno screaming alternato con i toni più potenti di quella maschile, in un duetto che sottolinea i ritornelli del brano; "Higher" assume synth ancora più malinconici sorretti da chitarre in loop e batteria serrata, con vocals più vicine alla cantante dei KMFDM, mentre quelle maschili sono ora più profonde ed aggressive. I giri di chitarra richiamano ancora i colossi tedeschi Rammstein, in uno stile giocato su suoni sintetici e rifting meccanico ripetuto ad oltranza, dove le tastiere instaurano elementi gotici.
"Silence" può essere considerata una sorta di ballad, con linee melodiche dilatate e voce pulita che accompagnano con gusto etereo l' inizio del pezzo, che conosce poi un crescendo cadenzato e controllato, fino all' esplosione di voce in screaming e di giri di chitarra marziali, slavo la prima reimpostarsi su note più melodiche, mentre i rocciosi riff proseguono impostando una marcia dilaniata dal ritorno delle tastiere, accompagnate da chitarre più vicine al Melo - Death degli In Flames; "Breakaway" è introdotta da tastiere dance anni novanta, su cui si organizzano poi riff circolari, e l' alternanza tra la voce femminile militante e il growl maschile del ritornello, in un brano tra i più elettronici del lotto. La finale "Shadows" è più aggressiva, con screaming femminile e voce maschile pulita, accompagnate da tastiere dance e i soliti riff rocciosi in loop, in una struttura diretta che non si discosta dal modello seguito per la maggior parte del lavoro.
In definitiva "Extreme è un lavoro competente che non colpisce in negativo e fa egregiamente il suo lavoro, senza però inventare nulla, ne sorprenderci, mostrando una commistione tra elementi Industrial Metal, Melo - Death e Alternative, in una sorta di unione tra le tendenze dei gruppi Gothic Metal con voce femminile, e degli stilemi dell' Electro Metal più facilone e diretto, in un suono indirizzato a chi apprezza già certe sonorità, e non ha problemi a sentirle ripetute; l’ uso del russo può costituire un elemento di “novità” per molti abituati generalmente all’ uso dell’ inglese o del tedesco nel genere, ma da solo non può essere valutato come rivoluzionario, anche perché già esistenti diverse band russe in ambito Metal che usano la propria lingua. Se non siete mai stanchi del Metal con tastiere elettroniche che segue la formula, questo lavoro fa per voi, essendo in ogni caso ben suonato.

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