Line-Up:
Samppa Bass
Jontte Drums
Jani Guitars
Wesleyer Guitars
DC Vocals
Track-list:
1. Worth the Pain
2. Absolution thru Vengeance
3. The Skin of My Knees
4. Warcry
5. Trailblazer
6. Constant Collision
7. Slain
8. Wake Up Screaming
9. Anger Cell
10. When Reason Sleeps with the Dead
11. To the Ultimate
Mediocre debutto per gli Ancer Cell
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Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 2014
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Gli Anger Cell ad una distanza di cinque anni dalla loro formazione, riescono a produrre il primo full-lenght, intitolato "A Fear Formidable", nel 2012, sotto la Inverse Records; disco arrivato nella nostra disponibilità solo di recente. Il quintetto, che prima di questo aveva gia prodotto un demo ("Once With Hate") ed un EP ("Haven For The Forsaken"), propone melodic death metal classico, diciamo basato sui Soilwork dei primi dischi, ma in cui non mancano influenze di heavy metal e qualche elemento thrash nonché, sparsi qua e là, degli elementi moderni. Il sound della band è roccioso, basato su riff molto pesanti e, spesso, cupi. Il che non sarebbe un male, ma allora perchè non mi sento di promuovere questo disco? Per colpa della mancanza di idee e creatività. E' così, perchè gli Anger Cell propongono le solite rimtiche, i soliti giri di chitarra, senza metterci del proprio. Ed è proprio per questo che l'album non mi ha proprio detto nulla.
La scaletta propone 11 brani che, ad un primo ascolto, possono pure sembrare potenti ed interessanti, ma dopo un po' finiscono per annoiare, essendo quasi tutti banali e sottotono e, come ho già detto prima, privi di idee. Un altro particolare non troppo convincente sta nelle parti canore del cantante DC, che risultano un po' troppo monotone, mentre dovrebbero dare la giusta quantità di energia nelle canzoni.
Ci sono davvero poche cose da salvare; forse qualche traccia spicca un po' più delle altre, ma risulta comunque schiacciata da tanta roba mediocre. Un esempio è la seconda "Absolution thru Vengeance" che non sarà nulla di impressionante, ma è comunque una canzone gradevole, che parte con una melodia interessante e poi continua con ritmiche e riff massici ma che, al contrario di molti altri che compongono l'album, risultano abbastanza ispirati. Un'altra song per nulla male è "Skin of my Knees", caratterizzata da buone melodie, ma soprattutto da un ottimo assolo.
Per il resto, c'è davvero poca roba; canzoni come l'iniziale "Worth the Pain" o la settima "Slain" sono davvero piatte, scontate e non mettono in risalto praticamente nulla. Ed è un vero peccato, perchè tutti i componenti del gruppo sanno come suonare il proprio strumento.
E' inutile ribadire che "A Fear Formidable" non mi ha convinto; un album scialbo, povero, che non aggiunge nulla al genere, se non un capitolo non riuscito. Credo però il quintetto possa migliorare in futuro, dato che qualche cosa buona (come ho avuto modo di sottolineare) si può trovare nell'ascolto delle canzoni di questo disco. Speriamo in un miglioramento ma, per adesso, consiglio l'album solo ai puri amanti del genere.
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