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Ristampa del secondo disco dei Deathrage Ristampa del secondo disco  dei Deathrage Hot

Ristampa del secondo disco  dei Deathrage

recensioni

gruppo
titolo
Down In The Depth of Sickness
etichetta
Punishment 18 Records
Anno

Line-Up:

Alex Vicini     Bass
Roberto Sambusida     Drums
Massimo de Stefanis     Guitars
Lorenzo Marconi     Guitars
Alex "Nico" Nicolini     Vocals

Track-List:
1.     D.I.T.D.O.S.     
2.     Nobody Was Here    
3.     Suicide Age    
4.     A Price Too High to Pay
5.     Who Knows?    
6.     La Nausée      
7.     Perfect Crime       
8.     This One's for Our Friends       
9.     Me and My 4 Walls      
10.     It's Just a Mistake    
11.     A Man in Disguise    
12. Tribal Approach
13. When You're Feeling
14. Starship In The Garden
15. Pane, Salame e Maionese
16. Be Cool Man
17. Man
18. Fate La Nanna Coscine Di Pollo

opinioni autore

 
Ristampa del secondo disco dei Deathrage 2014-07-19 20:13:05 mario
voto 
 
2.5
Opinione inserita da mario    19 Luglio, 2014
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 2014
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E dopo la ristampa del loro debutto del 1988 "Self Conditioned, Self Limited", ecco la ristampa del secondo ed ultimo album dei thrashers italiani Deathrage, "Down In The Depth Of Sickness", del 1990, uscito all'epoca per la Metal Master Records. La musica della band non cambiò per nulla, restò sempre un thrash di stampo classico, basato su bands come Slayer, Exodus ed i molto meno famosi Razor. Della formazione cambiò soltanto il cantante, che in questo disco era Alex "Nico" Nicolini, ma per il resto restò esattamente uguale. E dopo il buon debutto, come è proseguita la strada dei Deathrage? Beh, non direi molto bene. Come gia detto, la musica non cambiò affatto, ma ci fu, a mio avviso, una carenza di idee. Il disco precedente, per quanto fosse classico, era bello potente, trascinante e divertente, nonostante la produzione scarsa, che comunque è rimasta pure nell'album in questione. Invece, questo "Down In The Depth Of Sickness" è troppo concetrato sui soliti riff slayeriani, ed a volte le canzoni si fanno davvero troppo monotone per essere godute al meglio, risultando anzi abbastanza noiose.

Il disco è composto da undici tracks (anche se in questa ristampa sono anche presenti 7 bonus tracks prese da un demo del gruppo) che non sono poi così spiacevoli, soprattutto se prese singolarmente, ma soffrono dei diffetti che ho gia sottolineato. C'è però qualche canzone che spicca, qua e là; un esempio è la quarta song "A Price Too high To Pay" che, non sarà nulla di incredibile, ma è comunque un buon pezzo, caratterizzato da buone ritmiche, che di sicurò può essere considerato il migliore di tutto il lavoro.
Sono invece canzoni come la seconda "Nobody Was Here" e "Who Knows" a lasciare quel senso di amaro in bocca, basate su riff scontati e noiosi.
C'è però da sottolineare che è stata davvero una bella idea quella di mettere le bonus tracks, dato che si rivelano decisamente più efficaci di quelle già presenti sul disco. Per esempio, cito l'ottima "When You're Feeling", che mostra la band in forma e piena di idee, con i suoi riff veloci e ritmi di batteria davvero azzeccati. Ma era solo per fare un esempio, dato che, bene o male, tutte le altre bonus-tracks sono belle e piacevoli, con l'eccezione di "Pane, Salame e Maionese", per cui vale lo stesso discorso fatto per la scaletta originale del disco.

L'avventura, per così dire, dei Deathrage finì di lì a poco, chiudendo però con un album che a mio parere è stato abbastanza scialbo, non disastroso, ma comunque non interessante.
La ristampa è consigliata? Beh, non me la sento di dire di sì, ma consiglio a tutti di prendere la ristampa di "Self Conditioned, Self Limited", che a mio parere, è mille volte meglio di questo "Down In The Depth of Sickness".

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10
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