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Hellish War: True Metal dal Brasile! Hellish War: True Metal dal Brasile! Hot

Hellish War: True Metal dal Brasile!

recensioni

titolo
Keep It Hellish
etichetta
Pure Steel Records
Anno

LINE-UP
Bil Martins – Vocals
Vulcano – Guitar
Daniel Job – Guitar
JR – Bass
Daniel Person – Drums


TRACKLISTING
1. Keep It Hellish
2. The Challenge
3. Reflects on the Blade
4. Fire and Killing
5. Master of Wreckage
6. Battle at Sea
7. Phantom Ship
8. Scars (Underneath your Skin)
9. Darkness Ride
10. The Quest

opinioni autore

 
Hellish War: True Metal dal Brasile! 2014-06-20 15:33:02 Giuseppe Lombardo
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Giuseppe Lombardo    20 Giugno, 2014
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Il terzo album della formazione brasiliana Hellish War giunge nel corso del 2013 a distanza di 5 lunghi anni dal suo predecessore Heroes Of Tomorrow e a ben 12 anni dal debutto Defender Of Metal.
Keep It Hellish è il primo album che vede l'ottimo Bil Martins prendere il posto di Roger Hammer dietro al microfono.
I nostri, nonostante le loro origini assolutamente non europee, suonano un potente Heavy Metal di chiara ispirazione teutonica in cui la doppia cassa di Daniel Person è costantemente al centro dell'attenzione.
L'opener del disco, nonchè titletrack, è assolutamente devastante. Come appena accennato, le percussioni sono sicuramente in grande evidenza grazie anche a un'ottima produzione, ma ciò che forse lascia maggiormente il segno negli Hellish War è l'ottimo guitar work di Vulcano e Daniel Job; guitar work che si manterrà ad altissimi livelli per tutto l'album.
Altra caratteristica rilevante di questo album è il minutaggio delle singole tracce; i 10 pezzi che compongono Keep It Hellish non durano meno di 5 minuti (per una durata totale di più di un'ora di grandioso True Metal); The Quest, imponente brano che chiude il disco, sfiora addirittura i 10 minuti di lunghezza. Nonostante ciò Keep It Hellish è un album che offre buoni spunti da ogni singola traccia, riuscendo così a non annoiare.
Momenti di punta del disco sono sicuramente Reflects On The Blade, la strumentale Battle At Sea e Phantom Ship (oltre la già citata The Quest, forse la migliore per chi scrive).
Fan di Grave Digger e Running Wild, e, più in generale, del buon caro e vecchio Heavy Metal e del Power di vecchia scuola, Keep It Hellish è il Vostro disco!

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