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Said: un miscuglio di stili interessante. Said: un miscuglio di stili interessante. Hot

Said: un miscuglio di stili interessante.

recensioni

gruppo
titolo
“The Real Supermetal Album Of The Year”
etichetta
Progetti e Dintorni
Anno

 

01.  Intro

02.  Pedalino A Relè

03.  College

04.  Mr. Cash

05.  Giuseppe (Chapt 1)

06.  Decatune

07.  Philter’s Wood

08.  Alzati Dalla Polvere

09.  Sushi

10.  Come Quando Eri Qui

11.  Giuseppe (Chapt 2)

12.  Morte Della Meritocrazia

13.  Desperation Song

14.  Giuseppe (Chapt 3)

opinioni autore

 
Said: un miscuglio di stili interessante. 2014-05-28 19:29:59 Corrado Franceschini
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Corrado Franceschini    28 Mag, 2014
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Vi dico subito che il CD “The Real Supermetal Album Of The Year” dei modenesi Said è “borderline”. Cosa intendo con Ciò? Che, nonostante il titolo, l’album rientra per un pelo in ciò che trattiamo di solito su Allaroundmetal.com quindi, se non avete una mentalità musicale più che aperta, potete anche saltare questa recensione. Per tutti quelli che invece sono curiosi e/o intraprendenti ecco qua il resoconto del mio ascolto di 14 tracce che si sono rivelate interessanti.I Said nascono come trio nel 2002 e durante questi anni sono passati attraverso varie fasi. Nel 2003 è la volta dell’ Hardcore melodico del CD “Evoluzione 3”. Nel 2005 viene proposto un concept album malinconico ed elettronico dal titolo “Magma”. Durante le registrazioni di “Magma” il chitarrista Manuel perde la vita ma, nonostante la tragedia, i superstiti trovano forza e voglia di andare avanti e con una formazione rinnovata escono “Polis” (2007) e “Said” (2010).Il 2013 è l’anno di “The Real Supermetal Album Of The Year” che, come detto, dove il Metal vero e proprio entra per il rotto della cuffia. Che la band sia preparata e che si diverta a stravolgere chi ascolta si capisce sin dal secondo pezzo “Pedalino A Relè” (il primo è una intro circense n.d.a.). Ritmi che ricordano Red Hot Chili Peppers e Living Colour si mischiano allegramente al Surf Punk e a toni Reggae in un ensamble davvero atipico. Tralascio volutamente i commenti a “College”, un easy Rock commerciale e a “Mr. Cash”, Funky Rock di classe con controtempi, e lo faccio non tanto perché siano canzoni brutte ma solo perché esulano troppo dal genere che tratto su questa webzine. Ho trovato poco avvincente l’easy Rock di “Decatune” mentre “Philter’s Wood” con i suoi loops ipno disco è decisamente fuori luogo. Pollice su, invece, per i tre capitoli di “Giuseppe” disseminati lungo l’arco del Cd. Il primo è un bel Rock duro italiano con un buon lavoro di chitarre e con stacco Jazz integrato. Il secondo parla la lingua dell’ opera Rock “Tommy” dei The Who e del Progressive Hard. Lo so che sono due cose diverse ma ascoltatela e vedrete che converrete con me. Il terzo capitolo mischia un inizio che sa di “True” degli Spandau Ballet al Grunge e poi vira a una fase che somiglia vagamente ad “Hallowed Be Thy Name” degli Iron Maiden per poi evolversi in chiave sinfonica. Dopo meta pezzo i suoni vengono riproposti al contrario. Ci sono anche “Alzati Dalla Polvere” che è un semplice Rock italiano, “Sushi” che “arrotola” assieme mirabilmente Ipno Rock, Hard moderno e Reggae e la Stoner/Rock “Come Quando Eri Qui”.Per ultime ho lasciato la commistione gitana a suon di Flamenco di “Morte Della Meritocrazia” con degli inserti Hard; il tutto assemblato a meraviglia, e il semplicissimo Reggae di “Desperation Song”. “The Real Supermetal Album Of The Year” è stato ottimamente registrato, mixato e masterizzato da Enrico Calanca che conosce molto bene il suono dei Said: si sente da come ha gestito generi così diversi tra loro dietro il banco regia. Ora che il chitarrista Biba non è più della partita vedremo come si comporteranno Richy (vc-ch), Gill (bs) e Matte (bt) nel Cd previsto per il prossimo inverno. I musicalmente onnivori come me sono serviti a dovere; tutti coloro che invece vivono di solo Heavy Metal possono passare oltre.

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