1. Intro
2 Sin libertad
3. Entre las sombras
4. Salvacion
5. Anochecer
6. Medianoche
7. Nuevas comienzos
8. Sigue en pie
9. Llanto de soledad
10. Para que vivir?
11. Algun lugar
12. Dificil camino
Dal Messico, una giovane e promettente band power
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Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 2012
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Scoperti grazie a Youtube, come spesso accade per questi gruppi distanti e sconosciuti, i Nova Era sono una giovanissima band messicana (esattamente da Ciudad Obregon, Sonora) dedita ad un power metal veloce e tradizionale cantato in lingua spagnola, tra Stratovarius, Rata Blanca, Galneryus e Angra,.
Non perdiamo minuti preziosi ed arriviamo subito al dunque: la domanda giusta da farsi è: “vale la pena perdere tempo alla ricerca di un disco di non facile reperibilità come questo?”. La risposta è “si e no”. Questi 5 ragazzotti messicani dimostrano un certo talento vista anche l'età (dalle foto non darei loro più di 20 anni a testa), sia dal punto di vista prettamente tecnico, sia per quanto riguarda la capacità di scrivere buone canzoni. Allo stesso tempo però, non siamo certo di fronte ad un album imperdibile, e senza girarci troppo attorno, il principale tallone d'achille di questo disco è la produzione. Nel 2012 siamo abituati a ben altri standard di registrazione, a differenza di una quindicina di anni fa, quando il power metal ebbe l'exploit e molte band pubblicavano dischi con dei suoni spesso imbarazzanti (mi viene in mente il meraviglioso debutto degli Highlord penalizzato da una pessima produzione). Ma torniamo a noi; a fare i conti più di tutti da questa situazione sonora è Anthony Rojas, singer della band, che comunque riesce a dimostrare un buon talento. Andando all'interno di Sin libertad, senza fermarsi al suo involucro, troviamo pezzi validi come la bellissima title track (cercate il video ufficiale proprio su Youtube), che mette in mostra tutte le capacità della band con Jemekroz, autentico mattatore dell'intero album, che lavora egregiamente con le sue 6 corde. Entre las sombras, Llantos de soledad e Nuevas comienzos sono canzoni veloci ed è qui che il quintetto centro-americano dà il meglio di sé. E' chiaro che in altri pezzi invece viene messa in luce tutta l'inesperienza della band come in Medianoche, brano dal gran potenziale che viene un po' rovinato da qualche soluzione criticabile e dettata proprio dalla giovane età.
Se i Nova Era sapranno rimanere uniti, avere pazienza per migliorare pian piano e cercare soluzioni più personali, sono sicuro che sapranno sorprenderci ben presto e alla grande. Per ora abbiamo tra le mani solo un dicreto esordio.
Promettenti.