A+ A A-
 

D'AccorD: Progressive e Hard dalla Norvegia D'AccorD: Progressive e Hard dalla Norvegia Hot

D'AccorD: Progressive e Hard dalla Norvegia

recensioni

gruppo
titolo
“D’AccorD III”
etichetta
Karisma records
Anno

 

1.  These Last Todays
2.  Here Lies Greed
3.  Lady Faboulus
4.  Mr. Moonlight
5   Ibliss In Bliss
6.  Song For Jethro
7. 
Mon - Sat Part I
8.  Mon - Sat Part II
9. 
The Doom That Came From Sarnath (Bonus Track)

opinioni autore

 
D'AccorD: Progressive e Hard dalla Norvegia 2014-03-23 18:58:26 Corrado Franceschini
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Corrado Franceschini    23 Marzo, 2014
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dopo essersi cimentati nel 2010 con il concept CD a base di musica Progressive dal titolo “Helike” i norvegesi D’accorD tornano a farsi vivi con il terzo capitolo della loro discografia. “D’AccorD III”, che sfoggia una copertina in pieno stile Beat-Psycho-Stoner, viene definito dalla band stessa come più incline verso forme Progressive contaminate con il Rock ‘n’ Roll: scelta operata per rendere le canzoni più “fluide” e scorrevoli. Il gruppo ha inciso il lavoro in presa diretta nello studio analogico Cowshed Studio limitando al massimo le sovra incisioni durante il mixaggio ai Fluid Mastering di Londra, cosa eseguita sempre in maniera analogica. Se questo fatto contribuisce a ricreare una certa atmosfera di una epoca andata, e per molti sepolta, è anche vero che una leggera ombra offusca il gran lavoro svolto facendo emergere un poco di incertezza nei passaggi delle composizioni più complicate le quali perdono in immediatezza. Nonostante D’AccorD dichiarino apertamente la loro passione per i Jethro Tull tanto da dedicare loro il pezzo “Song For Jethro” ciò che emerge durante l’ascolto è la forte influenza esercitata dai Genesis. I seguaci della band al bionica non faranno fatica a trovare nelle note della chitarra marcati riferimenti al caratteristico suono di Steve Hacket. Certo: i norvegesi non possono vantare un cantante potente quando “spinge” sui toni alti ne tanto meno carismatico come Peter Gabriel o Jan Anderson ma il loro lavoro lo svolgono degnamente. Si era parlato anche di Rock and Roll ma io punterei l’indice sull’ Hard anni ’70 e, a tratti, sul Rock di gruppi come Queen e Who, tanto per citare i più famosi. Se poi vogliamo completare il mosaico vi dico che la iniziale “These Last Todays” fa sue le note di “Stairway To Heaven” dei Led Zeppelin prima di perdersi nei meandri Genesis-iani descritti poche righe fa. Il marcato accento della musica di Anderson e soci spicca in “Here Lies Greed” dove, inevitabilmente, fa la sua comparsa il flauto. Altro pezzo degno di nota è “Ibliss In Bliss”. In questo caso il Progressive dei Genesis viene “caricato” con un Hard americano, dagli accentuati tratti di Rock Sudista, che lascia tempo e modo alla chitarra di scatenarsi. Dopo metà disco viene piazzata una lunga suite di 10’43” divisa in due parti (“Mon – Sat Part I” e “Mon – Sat Part II”) che, per l’ennesima volta, miscela Genesis e Jethro Tull. Poco o niente rimane da aggiungere sui restanti pezzi e sulla bonus track “The Doom That Came From Sarnath” in quanto viaggiano sulle coordinate già descritte. Se provenite musicalmente dagli anni ’70 come me e volete riscoprire le atmosfere di quell’epoca “D’AccorD III” è un buon modo per farlo. Se invece siete a digiuno di certe sonorità e vi interessano vi esorto a recuperare i capolavori delle bands seminali di quella lontana epoca e poi potrete dedicarvi a questo Cd; così facendo potrete cogliere le differenze e scegliere cosa apprezzare. Per ciò che mi riguarda i D’AccorD hanno bisogno di trovare maggiore sicurezza nei generi che hanno deciso di rappresentare, sopra a tutto nell’ Hard, e poi saranno una band ancora migliore.

Trovi utile questa opinione? 
10
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

Contorted: dalla Norvegia un nome nuovo da seguire con attenzione
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Morax: un EP che ci presenta un ottimo Heavy Metal oscuro che colpisce senza remore
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
One Day in Pain: old school Swedish Death senz'infamia e senza lode
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Dalla Colombia il 90's US Death Metal degli Ossuary
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Bad As: un lavoro molto eterogeneo che non rischia certo di annoiare
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Coven Japan: Heavy tradizionale dal Sol Levante
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

Secondo EP in due anni: i Void Below si preparano il terreno
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Master Dy, un EP discreto lascia ben sperare per il futuro
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Wyv85: presente e passato di una formazione storica italiana
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Ignited: del buon heavy metal ispirato ai maestri del passato
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Unchosen Ones, un EP in attesa del nuovo album
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Aeonian Sorrow: ammaliante Doom/Death dalle tinte gotiche
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla