01. Unbreakable
02. joke
03. Peacefully
04. Apocalypse
05. Daylight
06. Gigantic
07. Black Horse
08. Outstanding
09. Guilty
10. Heaven
11. Rage
01. Unbreakable
02. joke
03. Peacefully
04. Apocalypse
05. Daylight
06. Gigantic
07. Black Horse
08. Outstanding
09. Guilty
10. Heaven
11. Rage
Daniele Liverani è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Nonostante ciò è raro sentirne parlare e/o vedere i suoi video postati nei vari, e appositi, blogs di Facebook. Se siete dei convinti assertori e conoscitori del Metal Prog non potete non conoscere la trilogia di Liverani “Genius – A Rock Opera”: 3 capitoli su Cd, datati, ma che hanno visto all’opera cantanti come Jorn Lande, Liv Kristine, Chris Boltendahl, Eric Martin, Roberto Tiranti e molti altri. Se poi vi siete persi questi “vecchi” capitoli ci sono sempre i lavori solisti; l’ultimo “Eleven Misteries” del 2012 è stato da me valutato con 4,5/5, o i lavori Prog Metal dei TwinSpirits. Cosa porta in dote “Fantasia”, Cd uscito a inizio 2014? Anzitutto una splendida copertina disegnata da Nello Dell’Omo che ci fa entrare in un mondo per certi versi magico e misterioso: a me, guardandola, è venuto alla mente il film di Tim Burton “Alice Nel Paese Delle Meraviglie”. In secondo luogo troviamo, assieme a Daniele alla chitarra e alla produzione, tre giovani strumentisti come Marco Zago (ts), Nicolò Vese (bs) e Simon Ciccotti (bt). C’è un detto che si sposa alla perfezione con gli 11 brani di “Fantasia” ed è: “niente nuove, buone nuove”. La chitarra di Liverani spazia in lungo e in largo producendo fughe, partiture schizofreniche, voli pindarici e massicce dosi di feeling e melodia. Il tutto viene fuori ricordando il suono di maestri come Vai, Satriani e Malmsteen pur non rinunciando ai classici brani personalizzati nell’egida del Power – Prog. Il bello di Cd’s di questo tipo, cioè quelli composti da brani strumentali, la voce infatti compare solo in alcuni brevissimi passaggi parlati, è che possono essere recensiti per immagini. Volete qualche esempio? “Joke” è un Power allegro e spensierato che, tanto per rimanere in tema del film “Alice”, ha rievocato nella mia mente le immagini di un coniglio furbetto che saltella per il prato e che ogni tanto si ferma a curiosare con lo sguardo nel panorama circostante e ad annusare l’aria pura che lo circonda. “Gigantic”, con tanto di chitarre sovra incise, fa pensare ai tentacoli di una piovra che cercano di avvinghiare il malcapitato e che, al minuto 3’25” lo stritolano furiosamente. Il piano e le chitarre celestiali di “Heaven” ci fanno arrivare alle porta del paradiso, appunto, dove troviamo San Pietro che ci aspetta e ci assegna un posto tra gli angeli. Per coloro che puntano alla musica lascio come al solito qualche indicazione. Il pregevole lavoro Power Prog su “Unbreakable” è suggellato da uno stacco di stile Free Jazz. Su “Peacefully” si staglia l’ombra di Steve Vai. “Apocalypse” usa fughe Malmsteen – iane assieme a partiture di stampo classico ed epico/cavalleresco. Un piano stile Gershwin chiude una “Daylight” piena zeppa di cambi fatti a suon di Chitarre e tastiere. “Black Horse”, a dispetto del titolo foriero di velocità ed energia, miscela un andamento sognante e di atmosfera con un’aura piena di melodia e amore. “Outstanding” ha un inizio che ricorda moltissimo lo stile di Ronnie James Dio, ivi compresa una chitarra dal suono simile a quello di Vivian Campbell. “Guilty” sfrutta al meglio tastiere e chitarra e potrebbe essere una ottima colonna sonora per un film con scene di inseguimento in auto. “Rage” è uno sfogo continuo di nervoso più che di rabbia e la chitarra, neanche a dirlo, è ancora una volta la protagonista indiscussa. Sarà una mia impressione ma all’interno di questa traccia ho colto un piccolo segnale/omaggio, a “The Call Of Ktulu” dei Metallica. Potete dire ciò che volete ma, se amate la chitarra e le sue mille sfaccettature, “Fantasia” vi soddisferà in pieno. Se richiedete il Cd direttamente a Daniele Liverani vi arriverà con un mini poster della copertina autografato e, se 11 euro S.P.I. vi sembrano tanti, vi ricordo che l’arte non ha prezzo.