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Hans & Valter, ma la chitarra? Hans & Valter, ma la chitarra? Hot

Hans & Valter, ma la chitarra?

recensioni

titolo
“The legend of the Oakensource”
etichetta
Autoproduzione
Anno

TRACKLIST:

1. The legend of the Oakensource

2. Land of the free (Lyric video) 

3. The King’s call

4. Warriors without a quest (Official video) 

5. A dark road

6. In the name of the Oak (Official video) 

7. The scene of life

8. The stranger

9. The endless night

10. Hefleth the pirate (Official video) 

 

 

Formazione:

(Hans III) Liam Strand - voce, tastiere

(Valter) Oscar Heikkinen - batteria

(Dark Lord Renius) Olle Renius - chitarra

(Quest Lord Sean) Victor Ersson – voce secondaria

(The narrator) Alexandra Pettersson – voce narrante

opinioni autore

 
Hans & Valter, ma la chitarra? 2025-04-26 14:53:44 Ninni Cangiano
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    26 Aprile, 2025
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli Hans & Valter sono un gruppo svedese formatosi nel 2024; Hans sarebbe il cantante e tastierista Liam Strand, mentre Valter sarebbe il batterista Oscar Heikkinen; assieme a loro c’è il chitarrista Olle Renius ed altri due membri rispettivamente voce secondaria e voce narrante. Il genere suonato è un canonico power metal di scuola scandinava, ispirato a gente come Gloryhammer, Twilight Force, ecc., con testi fantasy che parlano di un reame immaginario, una sorta di Svezia alternativa, con reami vari, eroi e forze oscure. Non a caso la voce narrante è la protagonista di 4 delle 10 tracce che non sono altro che brevi intro per i successivi brani. Questo “The legend of the Oakensource” è il debut album della band svedese, ha un artwork non proprio esaltante (che raffigura i due leader del gruppo) e dura molto poco (soli 34 minuti), anche per la presenza, come detto, delle 4 brevi intro narrate. Le restanti 6 canzoni sono molto orecchiabili e si contraddistinguono per il timbro vocale di Liam Strand che non è il classico cantante power dall’ugola acuta, ma è quasi baritonale e predilige note più basse e calde, oltre ad essere alquanto espressivo. La grande assente di questo disco è la chitarra! Olle Renius si limita a dei riff di contorno e non è mai protagonista, surclassato dalle tastiere del leader e questa mancanza si sente eccome; la chitarra elettrica è la protagonista della musica heavy metal e relegarla al compitino di mero accompagnamento delle tastiere, senza nemmeno una briciola di assolo, è una scelta ardita ed oserei dire anche alquanto infelice. Il sound, infatti, sa di artificioso e non convince appieno proprio per il fatto che la chitarra si sente solo nei riff. Dispiace perché il ritmo è sempre bello frizzante (Heikkinen ci sa fare con la batteria!) e le melodie sicuramente orecchiabili, ma ci sono troppe tastiere e troppo poca chitarra ed alla lunga, ascolto dopo ascolto, questa particolarità finisce per essere un difetto non da poco conto. Rincresce dirlo, perché i 6 brani sono ben costruiti ed anche efficaci ma, per essere anche convincenti, hanno bisogno come il pane di qualche assolo di chitarra; quando poi si sente persino il sax (nella fin troppo lunga “The endless night”) fare un assolo, si raggiunge l’apoteosi del pacchiano (potevano insomma risparmiarcelo!). Bisogna, infine, aggiungere che la band usa anche costumi di scena, chiaramente collegati al concept che c’è dietro i testi. Gli Hans & Valter per il futuro hanno bisogno di dare maggior importanza alla chitarra, al fine di avere qualche speranza di poter uscire dall’underground svedese e farsi notare in positivo; per adesso questo “The legend of the Oakensource”, pur essendo obiettivamente gradevole da ascoltare, si avvicina solamente alla sufficienza, ma non è in grado di raggiungerla.

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