A+ A A-
 

Ancient Bards, un ritorno che poteva essere ancora migliore Ancient Bards, un ritorno che poteva essere ancora migliore Hot

Ancient Bards, un ritorno che poteva essere ancora migliore

recensioni

titolo
"Artifex"
etichetta
Limb Music
Anno

TRACKLIST:

01. Luminance and abyss

02. My prima nox

03. The vessel

04. The empire of black death

05. Unending (Official video) 

06. Ministers of light (Official video) 

07. Proximity

08. Soulbound symphony (Official video) 

09. My blood and blade

Suite of requiem and solace:

10. Mystic echoes

11. Under the shadow

12. Sea of solitude

13. Artifex

 

 

Line-Up:

Sara Squadrani – Voce

Daniele Mazza – Piano & Orchestrazioni

Simone Bertozzi – Chitarra ritmica & Growls

Claudio Pietronik – Chitarra solista

Federico Gatti – Batteria

Martino Garattoni – Basso

opinioni autore

 
Ancient Bards, un ritorno che poteva essere ancora migliore 2025-04-26 09:51:23 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    26 Aprile, 2025
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Sono passati sei anni da “Origine – The black crystal sword saga part 2” e tornano a farsi vivi i romagnoli Ancient Bards con il loro quarto album intitolato “Artifex”, dotato di splendido artwork e composto da 13 pezzi per la durata totale di quasi 63 minuti. Sull’album compaiono diversi ospiti, come i vocalists Francesco Cavalieri (Wind Rose) e Mark Jansen (Epica), il violinista dei Winterage Gabriele Boschi ed il mitico Simone Mularoni (DGM) alla chitarra. A livello testuale, si riprende la saga della black crystal sword, ma aprendone nuovi orizzonti, dato che la storia originale era conclusa nel precedente album. Musicalmente abbiamo il consueto symphonic power, con la splendida voce della Squadrani come meravigliosa protagonista; purtroppo, accanto a lei, sono parecchie le parti in growl, sia del chitarrista Simone Bertozzi, che dei due ospiti Mark Jansen (sulla quarta traccia) e Francesco Cavalieri (sulla terza), che alla fine rischiano di risultare persino fastidiose ed ingombranti, finendo per assimilare il sound a quello di tante (forse anche troppe ormai) bands nel symphonic che usano il growl accanto a voci femminili. Se in precedenza l’utilizzo di questo particolare stile canoro era sempre presente, ma più moderato, ora gli Ancient Bards ne fanno largo uso, come fanno tantissimi altri gruppi simili, perdendo quella singolarità che finora li aveva distinti dalla massa. Sarà che sinceramente mi sono stancato di questa associazione di stili canori così differenti, sarà per chissà quale altro motivo, fatto sta che, pur comprendendo le esigenze dei testi della saga, sinceramente ho faticato ad apprezzare. E dispiace che vada a questa maniera, perché musicalmente il disco è davvero ben fatto, le orchestrazioni di Daniele Mazza sono sopraffine ed eleganti, i cori sono solenni, gli assoli di Claudio Pietronik sono sempre di gran gusto e la parte ritmica si distingue molto positivamente, con Federico Gatti alla batteria che, quando impone ritmi brillanti, con un sapiente uso della doppia-cassa, è notevole. Ci sono diverse canzoni di ottima qualità (“Soulbound symphony” su tutte, semplicemente un capolavoro, tanto che se tutti i brani fossero stati a questo livello, staremmo a parlare del disco dell’anno!) ed il disco si lascia comunque ascoltare gradevolmente. Forse nella scelta della scaletta avrei evitato di piazzare pezzi lenti troppo ravvicinati (la ballad “Unending”, semplicemente da brividi, subito seguita da “Ministers of light”, altro pezzo che non brilla per ritmo), ma si tratta di punti di vista personali che, come tali, sono sempre ampiamente opinabili. Ciò che non è opinabile è la qualità della musica degli Ancient Bards e questo “Artifex”, pur non essendo al livello dei suoi predecessori, è comunque un disco superiore alla media che potrà andare sicuramente incontro ai gusti dei fans della band riminese e del symphonic metal in genere.

Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

Hangfire, un debutto di ottimo heavy metal
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Evilizers, sulla scia della tradizione
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Candlemass: ennesima sinfonia in nero
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Habemus Behemoth!
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Scald - il ritorno della cult doom-metal band russa!
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

Sweeping Death: un disco ben fatto
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Wasted: distruzione totale
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Hans & Valter, ma la chitarra?
Valutazione Autore
 
2.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Sacrifix, thrash old-school dal Brasile
Valutazione Autore
 
2.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Phear, ottimo heavy/thrash dal Canada
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Grandi passi avanti per il progetto On My Command
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla