Classicissimo quintetto formatosi nel 2016 in U.S.A. a Brighton, nel Massachusetts, dedito ad un altrettanto classicissimo power metal di quelli che ti scuotono le budella e ti martellano i padiglioni auricolari senza pietà! Dopo l'EP di debutto "Powermark" nel 2018, hanno realizzato un full-length nel 2020 ("Far Flung Realm") per poi inanellare una serie di singoli ed un altro EP, fino a giungere a questa seconda prova sulla lunga distanza, appunto questo "Reforged", a ben cinque anni di distanza dal primo LP.
Classicissimo power metal, dicevamo; e lo è, a partire dalle tematiche trattate nei testi: fantasy, letteratura, storia, battaglie, stregoneria come si conviene e come da tradizione. Così come estremamente ortodosso e fedele ai canoni ed agli stilemi del genere è il sound di questa band a stelle e strisce. Se vogliamo, qualche influenza possiamo intravederla nei primi Helloween e, comunque, nel power di fattura teutonica, aperto in ogni brano a soluzioni melodiche ispirate direttamente dalla musica classica mitteleuropea (vedasi anche Accept, anch'essi tedeschi...). Gli assoli sono tutti di primissimo livello ed i due axemen ingaggiano dei furiosi duelli a velocità supersonica e con tecnica sopraffina, in alcuni casi rasentando la scuola malmsteeniana (e scusate se è poco...).
La opening track "Ride for Ruin" sintetizza il tutto nel migliore dei modi. Una cavalcata a rotta di collo degna di Kay Hansen & company. "Steelclad" entra a gamba tesa con un basso al fulmicotone per poi articolarsi in un cadenzone tipo asfaltatrice. Il tempo di un intermezzo strumentale con "Funeral for a King" e poi la title-track sopraggiunge a tramortirci con la sua trama implacabile. D'altronde, sia che il nome della band lo si voglia riferire ad Adamante (nome che deriva dal greco adamas ossia indomabile, inflessibile, indistruttibile; peraltro,nella mitologia greca, Adamante è un personaggio dell'Iliade di Omero che partecipò alla guerra di Troia), sia che lo si voglia riferire all'aggettivo adamantino come sinonimo di durezza, purezza e solidità, il concetto rappresenta in pieno l'essenza di questo gruppo. E le tracce seguenti, a partire dalla epica "The Sailor on the Seas of Fate" per finire alla rocciosa "Fall of Asterius", non fanno altro che confermare tutto quanto scritto finora. Una band (ri)forgiata nel sacro fuoco del metallo!