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Deathless Legacy: immensamente orrorifici Deathless Legacy: immensamente orrorifici Hot

Deathless Legacy: immensamente orrorifici

recensioni

titolo
Damnatio Aeterna
etichetta
Scarlet Records
Anno

TRACKLIST: 

1.Damnatio Aeterna 

2.Miserere (OFFICIAL VIDEO)

3.Get on Your Knees

4.Communion 

5.Indulgentia Plenaria 

6.Oblivion 

7.Spiritus Sanctus Diabolicus 

8.Sanctified (OFFICIAL VIDEO)

9.Mother of God 

10.Nightshade

11.Gehennae

 

LINE UP: 

Frater Orion - Batteria

Steva Deathless - Voce

Stg. Bones - Chitarra

Alex Van Eden - Tastiere

Deadwood Nick - Basso

opinioni autore

 
Deathless Legacy: immensamente orrorifici 2025-03-15 16:50:02 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
5.0
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    15 Marzo, 2025
Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 2025
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La Toscana è sempre stata una terra prolifica di bands metal. Fin dagli albori, infatti, aveva dato il suo infuocato contributo alla causa del Dio Metallo con i mitici Strana Officina ("normale chi è, chi è normale?") e da allora non ha più smesso.
E non poteva mancare l'apporto toscano al genere horror-metal: sull'onda dei seminali Death SS (ancora oggi attivi sia discograficamente che on stage) in Livorno ha preso forma nel 2006 - ergo quasi vent'anni orsono - il monicker Deathless Legacy, giunto al suo sesto full-length. Personalmente, li seguo con molto interesse fin dagli esordi di "Rise from the Grave" con cui hanno dato una vera e propria sferzata ad un genere che stava un po' languendo, arrotolandosi pericolosamente su sè stesso. Un cocktail micidiale di religione, esoterismo, horror, occultismo, magia nera e Divina Commedia servito con maestria in versione ed in porzioni massicce, di grande effetto acustico e di potenza evocativa ed immaginifica incredibile, che aveva raggiunto la piena maturità con il precedente album "Mater Larvarum" (ebbè, l'utilizzo del latino ha sempre il suo perchè...). I due ingredienti segreti della mefitica ricetta del gruppo toscano sono l'uso sapiente e suggestivissimo delle tastiere e, soprattutto, una Gran Sacerdotessa del Male che risponde al nome d'arte di Steva Deathless: una voce inconfondibile, unita ad una presenza scenica unica, prerogative di una delle rarissime front-girls del settore. Un vero animale da palcoscenico, sorretto magistralmente da composizioni possenti e misteriche allo stesso tempo, che creano l'effetto di una celebrazione di riti sul palco che lasciano lo spettatore annichilito, in preda ad una paura terribilmente attraente (stesso effetto che fa la celebrante on stage...).
E che dire dei loro videoclips? Dei mini-capolavori che aderiscono al loro sound come un guanto alla mano di un chirurgo assassino.
Pezzi come "Indulgentia Plenaria", "Miserere" (sanguinoso singolo estrapolato esattamente come un serial killer sceglie l'arma dell'ennesimo delitto o come un inquisitore sceglieva lo strumento per l'ennesima tortura a morte) ti trascinano in un vortice senza speranza di dannazione eterna (da cui il nome della release e la title/opening-track) che raggiunge il culmine con "Spiritus Sanctus Diabolicus", una gemma preziosissima che atterrisce e ti avvolge tra le spire di Steva fino all'ineluttabile decesso per stritolamento. Non mancano, peraltro, le sorprese: una è "Get on your knees" (pseudo-blues maledetto) e l'altra è "Sanctified" davvero fuori dai binari in cui scorre l'album. Il finale è grandioso con la lunga (oltre 6 minuti) "Gehennae" (che significa "valle di Hinnon"), vocabolo già in uso nel tardo giudaismo e che indicava un luogo malfamato a sud-ovest di Gerusalemme, dove anticamente si praticavano sacrifici umani, poi diventato un enorme immondezzaio pubblico in cui bruciavano senza interruzione rifiuti di ogni genere, compresi i corpi insepolti. Cosa chiedere di più ad un disco che ti ha già fatto discendere negli Inferi e ti ha riportato indietro? Immensi. Infatti, per la prima volta da quando mi occupo di recensioni per allaroundmetal.com, assegno il massimo dei voti a questo "Damnatio Aeterna"!

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