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Blind Golem - un ode al rock (prog?!) settantiano! Blind Golem - un ode al rock (prog?!) settantiano! Hot

Blind Golem - un ode al rock (prog?!) settantiano!

recensioni

titolo
Wunderkammer
etichetta
Andromeda Relix
Anno

Tracklist:

1. Gorgon

2. Some Kind Of Poet

3. Endless Run

4. Man Of Many Tricks

5. How Tomorrow Feels

6. Golem!

7. Just a Feeling

8. It Happened In The Woods

9. Born Liars

10. Green Eye

11. Golem Repise Entering The Wunderkammer

 

Line-up:
Silvano Zago - chitarre elettriche ed acustiche
Francesco Dalla Riva - basso, voce
Simone Bistaffa - tastiere, organo Hammond
Walter Mantovanelli – batteria
Andrea Vilardo - voce solista

opinioni autore

 
Blind Golem - un ode al rock (prog?!) settantiano! 2025-02-03 16:09:40 Celestial Dream
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Celestial Dream    03 Febbraio, 2025
Ultimo aggiornamento: 04 Febbraio, 2025
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Amanti del rock più melodico e raffinato, ci siete? Perchè se per voi il nome Blind Golem non dice nulla dovete innanzitutto preoccuparvi, perchè solamente qualche anno fa, nel 2020, la band di Verona ci aveva deliziati con un debutto davvero enorme intitolato “ A Dream Of Fantasy”.
E con questo nuovo “Wunderkammer”, uscito lo scorso Novembre, il compito è quello di bissare la qualità dell'esordio. E il risultato è eccelso. Il gruppo mostra ancora tutte le proprie influenze settantiane con brani ricchi di pathos e costruiti su chitarre decise, che fanno da solido scheletro sul quale si possono poi calare le intriganti melodie vocali cantante del bravo Andrea Vilardo e – elemento fondamentale – le tastiere e l'hammond di Simone Bistaffa. Il songwriting del leader Francesco Dalla Riva si esalta sulle note eleganti di “Some Kind Of Poet”, che omaggia i grandi Uriah Heep, band che sembra l'influenza principale ascoltando queste composizioni, così come quelli dell'esordio. “Endless Run” è un tuffo negli anni settanta con il tocco progressivo e psichedelico che esalta la sua partenza assieme ad un basso ben in evidenza a dettare i ritmi di un brano capace di far innamorare grazie ad un uso magistrale dei cori e alle meravigliose sinfonie di tastiera. Il rock più diretto ed energico esce sui ritmi più imponenti di “Man Of Many Tricks”, più alla Deep Purple, sempre colorati di linee vocali di impatto. Il prog rock deciso di “Golem!” si esalta sulla chitarra scintillante di Silvano Zago durante un'introduzione strumentale che apre la via a ritmi più scoppiettanti sui quali si stagliano le note di tastiera, formando una delle canzoni migliori della tracklist. “Just a Feeling” sembra proprio uscita da un disco classico del rock come “Demons & Wizards” dei già citati Uriah Heep e l'ascolto continua, sull'onda della qualità, con le dirette e compatte “Born Liars” e “Green Eyes”, fino alla chiusura con la strumentale “Golem Repise Entering The Wunderkammer”.
Si può suonare al giorno d'oggi come negli anni Settanta con un sound capace di appassionare, nonostante alcuni inevitabili riferimenti ai gruppi del passato? Sì, se la passione ed il talento viaggiano a braccetto. Blind Golem - un ode al rock (prog?!) settantiano!

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