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Dominum, un disco non all'altezza del precedente Dominum, un disco non all'altezza del precedente Hot

Dominum, un disco non all'altezza del precedente

recensioni

gruppo
titolo
"The dead don't die"
etichetta
Napalm Records
Anno

TRACKLIST:

01. We are forlorn (OFFICIAL VIDEO) 

02. One of us (OFFICIAL VIDEO) 

03. The dead don't die (OFFICIAL VIDEO) 

04. Killed by life

05. Die for the devil

06. Don't get bitten by the wrong ones (OFFICIAL VIDEO

07. Happy deadly ending

08. Can't kill a dead man

09. This is not a game

10. The guardians of the night

11. Rock you like a hurricane (Scorpions cover)

 

 

Formazione:

Dr. Dead – Voce

Patient Zero – Basso

Victor Hilltop – Batteria

Tommy Kemp – Chitarra

opinioni autore

 
Dominum, un disco non all'altezza del precedente 2024-12-29 09:24:17 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    29 Dicembre, 2024
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Devo dire la verità, mi aspettavo molto, davvero molto dal nuovo disco dei Dominum “The dead don’t die”, avevo insomma troppe aspettative nei confronti del gruppo tedesco. Ed in parte (per fortuna, solo in parte) mi sbagliavo. Ripetere a solo un anno di distanza il successo del fantastico debut album “Hey living people” era difficile e la band di Dr. Dead ci è riuscita fino ad un certo punto. Il singolo che ha preceduto l’album, title-track dello stesso, in cui è ospite Ben Metzer dei Feuerschwanz, ha tratto in inganno un po’ tutti quanti, dato che si tratta forse del brano migliore, o comunque tra i migliori della tracklist e non tutti gli altri pezzi sono allo stesso livello. Se l’inizio con il trittico “We are forlorn”, “One of us” (dal testo simpatico!) ed appunto la title-track è davvero infuocato, la successiva “Killed by life” è più moderata, pur rimanendo un gran bel pezzo. E’ con “Die for the devil” che si scende a livello qualitativo, con un brano quasi hard-rockeggiante, alquanto banale, salvato solo in parte dal coro; ancora più sotto “Don't get bitten by the wrong ones” che, ascolto dopo ascolto, finisce per annoiare, non avendo nemmeno un minimo di energia e brillantezza. Appena meglio “Happy deadly ending”, quanto meno per le atmosfere leggermente orrorifiche, anche se il pezzo si rivela alquanto ripetitivo, soprattutto per il coro reiterato un po’ troppo. Terminata questa parte centrale alquanto negativa e noiosa, il disco si rianima grazie all’energia ed al ritmo di “Can’t kill a dead man”, canzone decisamente orecchiabile e frizzante, tanto che viene da chiedersi perché i Dominum non facciano songs sempre di questo livello. Anche la successiva accoppiata “This is not a game”/“The guardians of the night” è di buona qualità (più la seconda, che è sicuramente tra i pezzi migliori del disco) e chiude il disco in maniera eccelsa, prima della cover degli Scorpions di “Rock you like a hurricane”, abbastanza fedele all’originale, ma decisamente avulsa dalle atmosfere e dalle tematiche del disco e quindi alquanto fuori posto; una scelta, questa della cover, insomma abbastanza infelice! Se proprio si voleva inserire un pezzo altrui, sarebbe stato più opportuno inserirne uno dei Lordi o addirittura andare a scomodare i maestri Goblin, le cui atmosfere sarebbero state sicuramente più indicate in un album come questo, visto anche l’abbondante uso delle tastiere che viene fatto dal gruppo tedesco. Tirando le somme, se avessimo avuto un disco con canzoni dello stesso livello di “The guardians of the night”, “Can’t kill a dead man”, “We are forlorn” o della title-track, staremmo a parlare di una vera e propria bomba, probabilmente da inserire tra i dischi migliori di questo 2024; di fatto non è così e questo “The dead don’t die” dei Dominum è solo un buon album, con pezzi fantastici ed altri che funzionano meno.

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