I Powercross sono un gruppo formatosi ad Atene in Grecia nel 2022 che, grazie alla sempre attenta Elevate Records, a metà ottobre ha tagliato il traguardo del debut album, con questo “The lost empire”. Il disco, dotato di piacevole artwork (di cui non è stato reso noto l’autore), è composto da 8 tracce per una durata totale di poco inferiore ai 40 minuti; il sound è un piacevole heavy/power metal, molto veloce e robusto che ricorda tantissimo, ma davvero parecchio gli indimenticabili Mesmerize, vuoi anche per la somiglianza della voce del buon John Britsas con il mitico Folco Orlandini; forse l’unica differenza sta nel basso di Vaggelis Kaliviotis che non è protagonista come succede nei Mesmerize con il grande Andrea Tito. Questa diversità potrebbe essere spiegabile dal fatto che il gruppo è stato fondato dal chitarrista Spiros Rizos (assieme ad un amico, nel frattempo uscito dalla formazione) che è anche colui che si occupa in maniera esclusiva del songwriting, con la sua chitarra che naturalmente ne è lo strumento protagonista. I vari ascolti dati a questo disco sono sempre stati molto piacevoli, nonostante una registrazione alquanto migliorabile; canzoni di ottima qualità ce ne sono diverse, sin dall’opener “Abyss of knowledge”, passando per “The lost empire” (forse quella più simile alla discografia dei Mesmerize) e la successiva tostissima “Final storm”, fino alla conclusiva “The circle of fire” che suggella degnamente un album che riesce a convincere per compattezza e livello qualitativo fuori dal comune! Credo che la Elevate Records abbia scoperto una band dal talento davvero notevole, dato che questo “The lost empire” dei greci Powercross è davvero una gran bel disco, di sicuro uno dei migliori debut album di questo 2024. Non fatevelo sfuggire!