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Gli Aeon Gods debuttano con un power metal ispirato alla mitologia babilonese Gli Aeon Gods debuttano con un power metal ispirato alla mitologia babilonese Hot

Gli Aeon Gods debuttano con un power metal ispirato alla mitologia babilonese

recensioni

gruppo
titolo
King Of Gods
etichetta
Scarlet Records
Anno

Tracklist:

1. Sun-God = OFFICIAL VIDEO =

2. King Of Gods = OFFICIAL VIDEO =

3. Aeon Gods = VISUALIZER VIDEO =

4. Babylon Burning

5. Enlil's Command (The Flood Pt. I)

6. Nintu's Lament (The Flood Pt. II)

7. Enki's Grace (The Flood Pt. III)

8 The Descent

9. Monster Of Tiamat

10. Tablet Of Destinies

 

Line-up:

Alex "Sol'Ra-tu" Hunzinger -  Voce

Anja "Su'en Chel" Hunzinger - Tastiere

Nino "En-Atum" Helfrich - Chitarra

Robert "Abzu'Kean" Altenbach - Chitarra

Elias "Is'Taru" Knorr - Batteria

opinioni autore

 
Gli Aeon Gods debuttano con un power metal ispirato alla mitologia babilonese 2024-11-22 10:59:29 Virgilio
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Virgilio    22 Novembre, 2024
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Gli Aeon Gods sono un nuovo progetto formato da Alex e Anja Hunzinger, a seguito dello scioglimento degli Aeternitas. Rispetto alla precedente band, l'attuale formazione è orientata in maniera più decisa verso un classico power metal teutonico, fortemente influenzato da Helloween, Grave Digger, ecc., rispetto al quale viene data però un'impostazione più "teatrale", dato che il gruppo s'ispira a tematiche riguardanti la mitologia babilonese e i musicisti si presentano tutti con nomi fittizi e con indosso trucchi e costumi. A tal riguardo, va detto però che i testi, relativi a questi miti, tendono ad essere persino un po' didascalici, nel senso che si limitano nella maggior parte dei casi a narrare le vicende e gli scontri tra i vari dei che popolavano l'universo di quest'antico popolo mesopotamico. A livello musicale, il sound è arricchito da orchestrazioni che in effetti non sono mai troppo marcate o invadenti. Lo stile, come dicevamo, è un power metal caratterizzato perlopiù da ritmi veloci e cori (diciamo un po' alla Hammerfall, giusto per rendere l'idea) con la voce che predilige tonalità molto alte ma tutto sommato è in grado di spaziare andando anche su un'impostazione più bassa, facendoci pensare in qualche modo a Chris Boltendahl o a Peavy Wagner. Per quanto poi la struttura dei brani sia abbastanza semplice e lineare, sono apprezzabili gli arrangiamenti, con una certa cura dei particolari sia da parte dei due chitarristi Nino Helfrich (Inner Axis) e Robert Altenbach (Iron Angel), che da parte della stessa Anja. La tracklist presenta dunque brani abbastanza classici per il genere, talvolta con risultati tutto sommato buoni, come nel caso di "Sun-God" e "King Of Gods", mentre in altri casi questi risultano penalizzati dal fatto di non presentare un refrain particolarmente brillante, non eccezionale per le melodie e magari persino un po' sempliciotto nelle liriche, come avviene ad esempio per "The Descent" e "Monsters Of Tiamat". In qualche altro brano, pur senza alcuna eccessiva complessità, la band prova ad inserire qualche soluzione più particolare o degli intermezzi, come nel caso di "Babylon Burning" o della conclusiva "Tablet Of Destinies". Va notato, poi, come un brano, "The Flood", sia suddiviso in tre parti, dove la prima, "Enlil's Command", è un classico pezzo power, la seconda, "Nintu's Lament", è una power ballad, mentre la terza, "Enki's Grace", va più solenne e magniloquente. Tirando le somme, questo debutto degli Aeon Gods è stato realizzato sicuramente con grande professionalità da musicisti esperti (peraltro, va segnalato l'ottimo lavoro in sede di mixaggio e mastering da parte di Seeb Levermann) ma, come evidenziato, non tutto ci convince e la tracklist alterna buone cose ad altre che sono molto nella media. Al di là della trovata relativa ai costumi, all'aspetto visivo e a tutto quanto sia di contorno, che può più o meno interessare o piacere, a livello musicale ci sono buone premesse, ma qualcosa è ancora da rivedere.

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