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Ghost Warfare, l'occulto con un'interpretazione eccezionale Ghost Warfare, l'occulto con un'interpretazione eccezionale Hot

Ghost Warfare, l'occulto con un'interpretazione eccezionale

recensioni

titolo
Outer Rim II: Saaren Gammar
etichetta
Autoproduzione
Anno

LINE UP:
Ganiela Ganeva – voce
Dimitar Naydev – voce, basso
Dragomir Milev – chitarre
Georgi Latev – chitarre
Diyan Georgiev – batteria

TRACKLIST:
1. The Way
2. Perfidy II - The Weight of Guilt =LYRIC VIDEO=
3. Master of the Fade
4. Sign of Armageddon =LYRIC VIDEO=
5. Insight
6. Under the Black Sea
7. Green Eyes of Temptation
8. Wrath of Hades
9. The Forsaken =OFFICIAL VIDEO=
10. Hire Gods
11. Gone
12. Comprehension (Flight of the Fallen)

 

opinioni autore

 
Ghost Warfare, l'occulto con un'interpretazione eccezionale 2024-09-11 13:04:30 Valeria Campagnale
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Valeria Campagnale    11 Settembre, 2024
Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 2024
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I Ghost Warfare, gruppo Occult Heavy Metal bulgaro, hanno pubblicato l’album autoprodotto “Outer Rim II: Saaren Gammar” ad ottobre 2023 (ma ci è arrivato solo di recente). Ghost Warfare è un progetto artistico e musicale originale, creato da Georgi Latev e Dimitar Naydev nel 2007. L'obiettivo principale del progetto è quello di presentare, attraverso la musica e i testi, la ricerca della band nel campo degli studi esoterici e dell'essenza spirituale dell'uomo.
Eterea introduzione all’album con il brano musicale “The Way” in cui si assapora così tanta diafana ed impalpabile sensazione, nonostante l’eccellente lavoro dei chitarristi che si spinge ad un livello più materialistico. “Perfidy II - the Weight of Guilt” è la prima traccia cantata in duetto tra Ganiela Ganeva e Dimitar Naydev, un brano di per sé inquietante che ci getta subito in un turbine di Metal pesante e con un ritmo secco e penetrante in cui sia la batteria di Diyan Georgiev, che il basso dello stesso Dimitar, puntano ad un ossessivo trasporto. Decisamente un brano incisivo, in cui è ben rappresentata la sensazione della colpevolezza.
 Con la successiva “Master of the Fade” si allenta la tensione per una direzione più delicata, ma comunque frammentata da intervalli pesanti, la voce di Ganiela è molto stimolante ed i suoi sussurri sono in un certo senso portatori di inquietudine; una bella prova vocale che si intreccia con elementi Prog per un pezzo che riesce ad affascinare; grandi infine le linee di basso di Dimitar. Continua più angosciante la linea soft con “Sign of Armageddon”, in cui nuovamente si alternano le voci di Ganiela e Dimitar, a volte opprimente ed a volte più lirico. Anche in questa traccia la band ci regala un emozionante coinvolgimento in cui le chitarre s’impennano grazie alle competenze tecniche di Georgi Latev e Dragomir Milev. Bel brano emozionale e soffocante, seppur a volte arioso. Con “Insight”, i Ghost Warfare ci portano in una dimensione parallela in cui la musicalità, sempre con accenni Prog, risulta essere più armoniosa e lieve, ma sempre accompagnata da un’aura minacciosa e pressante. “Under the Black Sea” è assolutamente il mio pezzo preferito, molto dark e oppressivo, in cui la voce di Dimitar risulta molto teatrale, tra growl e vocalizzi più neutri, per un risultato tanto pesante, quanto teso. Armonico l’intro di “Green Eyes of Temptation” che diviene pesante e inquieto sempre con i vocalizzi di Dimitar che prendono una direzione più Post-Punk che si sovrappongono al Metal in modo omogeneo. Musicalmente pesante ed opprimente, è un brano che ha piglio già al primo ascolto. Più direzionato ad accenni Epic il seguente brano “Wrath of Hades” che, tra leggere velature Folk e un minimale Prog, si fa strada grazie ai virtuosismi di chitarra ed al duetto tra i due cantanti.
L’orientaleggiante intro di “The Forsaken” è intrigante; anche in questo pezzo gli elementi Prog sono tangibili, la voce di Ganiela è impressionante, più simile al canto di una sirena, incanta e mi ha trascinata per l’interezza del pezzo. “Hire Gods” è tendenzialmente aggressiva, con Dimitar Naydev che nuovamente in modo più drammatico dosa la voce sul tappeto musicale ruvido e pesante; un altro ottimo brano che, insieme a “Under the Black Sea”, è il biglietto da visita di questo ottimo album. Con la successiva “Gone” si aprono nuovi orizzonti, tra una sorta di interpretazione da ‘Grand Guignol’ disperata ed angosciosa, chitarre sempre ben in evidenza con grandi riff. Altro brano molto interessante è “Legacy of Renn”, che non capisco se si riferisca alla casata della famiglia de' Medici ed al Rinascimento Italiano, con Cosimo I ed il suo interesse per l’alchimia. Al di là del mio dubbio, il brano presenta una buona musicalità robusta e interessante. A terminare questo lavoro troviamo “Comprehension (Flight of the Fallen)”, pezzo adrenalinico, veloce e sempre con un occhio rivolto alla teatralità nella sua interpretazione vocale per il bravo Dimitar. 
A conti fatti “Outer Rim II: Saaren Gammar” è un album da tenere molto in considerazione, sia per la tematica che per l’interpretazione e tenendo conto che è un’autoproduzione. Una band davvero interessante questi Ghost Warfare, comunque attivi dal lontano 2009.

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