I The Heathen Scÿthe (la falce pagana in italiano) sono un gruppo di São Paulo in Brasile, formatosi nel 2022 e giunto a fine marzo 2024, dopo un paio di singoli, all’esordio discografico con questo EP omonimo ed autoprodotto. Come si dice nella bio di presentazione, non si tratta di una raccolta di brani ma di un vero e proprio rituale completo di magia cerimoniale, che invita gli ascoltatori ad immergersi in un mondo di occultismo, paganesimo e antiche tradizioni. Con simili premesse potrete già immaginare che il gruppo si ispira più o meno apertamente ai Mercyful Fate ed a King Diamond, con un sound che nell’horror mischia Heavy e Power Metal, con qualche traccia di Symphonic e qualche tocco più estremo; in casi del genere molta importanza va data all’aspetto scenico ed ecco che il singer si presenta con corna alla “Maleficent” con tanto di trucco e costumi di scena; anche il resto del gruppo ha un po’ di trucco sui volti, ma nulla di trascendentale. L’EP è composto da sei tracce per nemmeno 20 minuti di durata ed ha un artwork piacevole con al centro un personaggio che richiama l’abito del singer. Quest’ultimo, nel bene e nel male, è il protagonista, con un cantato spesso aggressivo, sporco e pieno di effetti, anche se lascia intravedere ogni tanto discrete capacità di cantare “normalmente”. Molto in evidenza anche il basso di Yesod (musicista navigato, presente anche in gruppi come Aquaria ed ex-Armored Dawn, tra i tanti) che è strumento protagonista alla pari, se non anche di più delle due chitarre di Netzah ed Hesed; un po’ in secondo piano le tastiere di Hokhmah, mentre il batterista Malkuth (altro musicista molto esperto, al lavoro anche con Metalium e Savage Grace, tra i tanti) impone spesso e volentieri ritmi frizzanti. I brani si lasciano ascoltare tutti in maniera gradevole, anche se forse manca quella hit che da sola vale l’acquisto dei files sulle migliori piattaforme (purtroppo non è prevista, almeno per il momento, la versione in CD); spiccano comunque l’autocelebrativa "The heathen scÿthe", piacevolmente ritmata e con buone parti soliste di chitarra, nonché la conclusiva “Spiral dance – The egregore”, forse fin troppo breve. Siamo davanti ad un buon esordio per i The heathen scÿthe, un gruppo dalle ottime potenzialità e talento, che suona un tipo di Metal non particolarmente inflazionato, resta solo da attendere il primo full-length, sperando che quale attenta label si accorga del loro potenziale e gli consenta di uscire dall’underground.