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Carnophage: un'altra prova solida, ma gli anni di silenzio potrebbero cominciare a pesare Carnophage: un'altra prova solida, ma gli anni di silenzio potrebbero cominciare a pesare Hot

Carnophage: un'altra prova solida, ma gli anni di silenzio potrebbero cominciare a pesare

recensioni

titolo
Matter of a Darker Nature
etichetta
Transcending Obscurity Records
Anno

PROVENIENZA: Turchia 

GENERE: Technical/Brutal Death Metal 

FFO: Suffocation, Severed Savior, Hour of Penance, Antropofagus, Deeds of Flesh 

LINE UP: 
Oral - voce 
Mert Kaya - chitarre 
Serhat Kaya - chitarre 
Bengi Özgün Öztürk - basso 
Onur Özçelik - batteria 

TRACKLIST: 
1. In My Bones [03:34] 
2. Until the Darkness Kills the Light [04:20] =TRACK VIDEO= 
3. Matter of a Darker Nature [03:50] =TRACK VIDEO= 
4. Underneath the Horrendous One [03:57] =TRACK VIDEO= 
5. Death Works Overtime [04:03] 
6. Eventually They Will Die [04:49] =TRACK VIDEO= 
7. The Day We Avenge On [03:57] 
8. From Possibility to Actuality [04:30] 

Running time: 32:56 

opinioni autore

 
Carnophage: un'altra prova solida, ma gli anni di silenzio potrebbero cominciare a pesare 2024-08-07 10:49:45 Daniele Ogre
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    07 Agosto, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Si erano un po' (eufemismo) perse le tracce dei turchi Carnophage, tanto che questo nuovo "Matter of a Darker Nature" arriva a ben otto anni di distanza dal precedente "Monument" - che a suo volta seguiva di otto anni il debutto "eformed Future//Genetic Nightmare" -. La band di Ankara si è stavolta accasata presso la sempre attenta label indiana Transcending Obscurity Records, che ha rilasciato questa nuova release in questi caldissimi primi giorni d'agosto. Nonostante il tanto tempo passato, non troviamo grossi sbalzi stilistici in ciò che propongono i Nostri, fortemente legati ad una visione tecnica del Brutal Death ancorata alle tradizioni di fine 90's/inizi anni 2000; Suffocation e Deeds of Flesh, insomma, sono tra le primarie fonti d'ispirazione dei Carnophage, ma è un dato di fatto che il quintetto abbia parecchi punti in comune con bands della nostra scena come Hideous Divinity, Antropofagus e - soprattutto - gli Hour of Penance del periodo con Francesco Paoli dietro il microfono. Chi ha avuto modo di ascoltare anche i lavori precedenti, saprà già che il fulcro primario del sound dei Carnophage è l'unione tra selvaggi passaggi di Brutal classico - blast beat a manetta e rocciosi riff concatenati - e repentini cambi di registro con momenti di livello tecnico ben al di sopra della media, coadiuvati questi ultimi da un più possente groove. Ecco, proprio in queste ultime fasi i Carnophage sembrano dare il meglio (un esempio su tutti: "Until the Darkness Kills the Light"), tant'è che viene da pensar che sei i Nostri dessero un maggior spazio a questo tipo di patterns potrebbe accrescere l'efficacia delle loro composizioni. Comunque sia, "Matter of a Darker Nature" è un album scritto e suonato di mestiere: i Carnophage non sono propriamente degli sprovveduti (4/5 di formazione è lì sin dagli esordi) ed il loro affiatamento traspare da pezzi granitici come la title-track (con una parte centrale che riporta alla mente le divagazioni Progressive dei Defeated Sanity), la già citata "Until the Darkness Kills the Light" e "Death Works Overtime", le tre canzoni che più ci hanno convinti all'interno di un album solido che dimostra come la band turca sia tra quell da prendere in serie considerazione se si parla di questo particolare genere, anche e nonostante i tanti anni tra un disco e l'altro. Buona prova insomma, ma ragazzi: magari la prossima volta non tra otto anni, che dite?

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