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Metal Church: qualunque cosa accada Metal Church: qualunque cosa accada Hot

Metal Church: qualunque cosa accada

recensioni

titolo
The Final Sermon
etichetta
Reaper Entertainment
Anno

TRACKLIST:
1. Damned If You Do
2. Needle and Suture
3. Fake Healer =TRACK VIDEO=
4. In Mourning
5. Human Factor
6. Date with Poverty
7. The Black Things
8. Gods of a Second Chance
9. Start the Fire
10. Watch the Children Pray
11. Beyond the Black
12. By the Numbers
13. No Friend of Mine
14. Badlands

LINE UP:
Mike Howe  - voce
Kurdt Vanderhoof - chitarre
Rick van Zandt - chitarre
Steve Unger - basso
Stet Howland - batteria

opinioni autore

 
Metal Church: qualunque cosa accada 2024-07-27 15:19:12 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
4.5
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    27 Luglio, 2024
Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 2024
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Per tutte le bands, di qualunque standing, pima o poi giunge il momento dell'album celebrativo. Vuoi che si tratti del decennale dall'uscita, vuoi che si tratti di pezzi riproposti dopo lo scioglimento. In questo caso i Metal Church hanno optato per un live per rimembrare le gesta on stage di Mike Howe, il compianto vocalist scomparso tre anni fa. Per la verità, nel 2022 era già stata pubblicata una compilation a lui dedicata, ma la dimensione live a tutto tondo mancava a tutti i metalbangers. Certo è che per qualunque gruppo perdere un frontman del carisma e della bravura di Mike potrebbe rappresentare una mazzata dalla quale non ci si riprende mai più, portando persino allo scioglimento. Ma si sa, i cinque della Chiesa Metallica non sono un complesso (come si diceva nei mitici anni '70) qualunque. Per loro, diffondere il credo metallico è una missione che travalica tutto e tutti, anche l'esistenza degli stessi membri della band. E così, abbiamo già avuto modo di apprezzare l'ugola di Marc Lopes, degno sostituto di Mike nell'ultimo full-length "Congregation of Annihilation". Ma torniamo al nostro disco: il live prescelto è stato quello di Kawasaki, nella terra del Sol Levante. Anche in questo, i cinque statunitensi hanno rinverdito la tradizione dei grandi concerti dal vivo in Giappone (Deep Purple, Judas Priest, Iron Maiden etc.). Che ve lo dico a fare? L'impatto è a dir poco devastante! I cinque ceffi di Frisco pestano durissimo come sempre, e come al solito non c'è spazio alcuno per nulla che sia al di fuori di un furibondo metallo pesante classico come Dio comanda e come headbanging esige. I brani selezionati sono una raffica di mitra che ripercorre tutti i passaggi discografici più importanti di Kurdt & Co. (francamente ritengo superfluo rammentarli, specie se siete dei super-esperti), anche grazie ad una produzione da urlo che rende giustizia al mille per mille alla inaudita potenza del sound di questi pionieri dell'Heavy Metal: pensiamo che hanno incominciato a distruggere tutto - ovviamente in senso sonoro - già dal 1981, quando il Metal a stelle e strisce cominciò a muovere i primissimi passi, specie nella cosiddetta Bay Area, laddove - però - fin da subito la scena attiva dirottò verso il Thrash Metal mentre loro rimasero (e sono rimasti) fedeli ai micidiali dettami dell'Heavy più ortodosso. Questo "The Final Sermon" conferma in pieno la coerenza musicale dei Metal Church e la loro estrema fedeltà al credo. Qualunque cosa accada.

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