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Damn Freaks: Hard Rock melodico dall'Italia Damn Freaks: Hard Rock melodico dall'Italia Hot

Damn Freaks: Hard Rock melodico dall'Italia

recensioni

titolo
"III"
etichetta
Andromeda Relix
Anno

LINE UP:
Giulio Garghentini – voce
Alex De Rosso – chitarre
Claudio Rogai – basso
Matteo Panichi – batteria

TRACKLIST:
1. The Land of Nowhere =LYRIC VIDEO=
2. Where Is Love
3. Walking in the Sand
4. My Resurrection =OFFICIAL VIDEO=
5. You Ain't Around =OFFICIAL VIDEO=
6. Damn Burning Mercy
7. My Time Has Gone
8. Nothing's True
9. Crazy Ride
10. Walking the Wire

opinioni autore

 
Damn Freaks: Hard Rock melodico dall'Italia 2024-07-27 10:12:47 Corrado Franceschini
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Corrado Franceschini    27 Luglio, 2024
Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 2024
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Con “III” dei Damn Freaks si chiude il mio ciclo di recensioni per l’anno 2023. Non conoscevo la band, quindi non sapevo cosa aspettarmi musicalmente. Un primo indizio l’ho avuto quando ho visto che nel 2022 era entrato il chitarrista di lungo corso Alex De Rosso (Dark Lord, Dokken etc.). I Damn Freaks riescono a coniugare - e lo fanno bene - il Rock ruvido con la melodia, una cosa che riporta l’ascoltatore indietro nel tempo ai ruggenti anni '80. Produzione, mix e mastering del disco sono a cura dello stesso Alex: sulla pulizia del suono nulla da eccepire, ma a mio modo di vedere certe fasi con le chitarre sovraincise andavano “legate” meglio. Lo stile compositivo è per la maggior parte quello classico: ritmo, cambio, solo e rientro, il tutto senza mai spingere realmente a fondo sull’acceleratore. Tra i brani che ho apprezzato di più metto “Walking in the Sand”, con il suo cambio incisivo e scatenato situato oltre la metà del pezzo. La voce di Giulio Garghentini è adatta alle varie soluzioni ritmiche, ma, se volete goderla a pieno sulle tonalità più alte, vi consiglio di ascoltarla nel ritornello di “My Resurrection”. Per chi ama le variazioni a più riprese, quelle che scacciano la noia e rendono più interessante l’ascolto, c’è “My Time has Gone”. Il suo solo non mi ha convinto in pieno, ma, a parte questo, il pezzo è ben riuscito. I componenti dei Damn Freaks non sono dei ragazzini e lo si capisce leggendo i ringraziamenti a mogli e figli/e nel piccolo booklet, e non devono dimostrare niente a nessuno. Se cercate un album fatto con passione, “III” potrebbe risultare di vostro gradimento.

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