Track-list:
1. Broken Mirror 6. Inside Power
2. Bloody Fury 7. Abyss
3. Burst Heaven 8. Strengthcode
4. Toughen 9. Eyes Beyond
5. Final Fate 10. Unspoken
Line-Up:
Steph: voce
Marco: Chitarra
Pito: basso
Fabio: Batteria
Track-list:
1. Broken Mirror 6. Inside Power
2. Bloody Fury 7. Abyss
3. Burst Heaven 8. Strengthcode
4. Toughen 9. Eyes Beyond
5. Final Fate 10. Unspoken
Line-Up:
Steph: voce
Marco: Chitarra
Pito: basso
Fabio: Batteria
Veramente piacevole il debutto dei Strengthcode uscito quest’anno, anche se la band è attiva gia dal 2001. Non si tratta di musica innovativa, ma veramente ben suonata e raramente banale, ripetitiva o scontata. Penso proprio che se siete fans di thrash/groove ed, in particolare, di Pantera e Machine Head, difficilmente potrà non piacervi questo lavoro.
Ad aprire il disco c’è “Broken Mirror”, che si rivela un ottimo inizio per quest’album. “Bloody Fury” è un altro pezzo molto convincente, che inizia con un giro di basso veramente piacevole. Tra le migliori canzoni di questo lavoro!. Poi arriva “Burst Heavy”, l’unico brano che non mi ha convinto: sembra tutto di già sentito e può dare noia agli ascoltatori (come è successo a me). Tuttavia, arriva poi una canzone perfetta, intitolata “Toughen”, che si rivela potente e furiosa, in cui ho anche apprezzato molto la voce del singer Steph. Si prosegue con “Final Fate”, caratterizzata da ottime ritmiche e riffs, nella quale si può anche nuotare un buon lavoro eseguito dal batterista Fabio.
Si arriva poi all’ascolto della title-track, “Inside Power”: probabilmente la migliore song di tutta l’opera, in cui il chitarrista Marco dà il meglio di sé sfornando un assolo piacevolissimo, che si rivela una delle parti migliori che l’album può offrire. “Abyss” purtroppo è un’altra song che non mi ha convinto del tutto, per la quale vale lo stesso discorso fatto per “Burst Heavy”, anche se si rivela più orecchiabile. Arriva quindi l'autocelebrativa “Strengthcode”, in cui i riffs sono di presa e azzeccati, supportati ancora una volta dalla potente batteria e dalla voce del singer.
“Eyes Beyond” è un’altra canzone che purtroppo non ho digerito del tutto, dato anche il fatto che si presenta abbastanza noiosa; ho comunque notato dei validi giri di chitarra. Ed ecco arrivati all’ultima traccia, “Unspoken”, che è una canzone “tranquilla”, un ottima song ed un modo perfetto per finire questo disco.
Avrete capito che questo debutto dai Strengthcode è un ottimo disco. Certo, non è un capolavoro, ma se siete fans dei Pantera e Machine Head, è assolutamente consigliato. Non lasciatevelo scappare!